Lettere a Iacchite’: “Cosenza, le analisi come un terno al lotto…”

Volevo segnalare i problemi che un povero anziano con problemi di salute incontra nell’andare a farsi analisi ordinate dal proprio medico.

Finalmente, dopo due giorni sono riuscito ad entrare nella lista dei primi venti “privilegiati” esenti da ticket. Al Biocontrol ieri, dopo una fila dalle 7 alle 8,30 e dopo aver preso il numero 35, arrivato al banco un’addetta mi dice che non ero stato fortunato perché non ero rientrato nei primi venti posti assegnati agli esenti ticket e che se volevo potevo fare le analisi a pagamento…

Poiché la cifra era un po’ alta, ho detto di no e che sarei andato altrove. Vado più avanti da Perri-Bilotti e là invece di 20 (“privilegiati”) sarebbero stati 25 se arrivavo prima. Stamattina sono stato costretto ad alzarmi alle 5,30 (ammalato come sono) per andare a tentare la fortuna. Ma prima di me c’erano altre 7 persone che mi hanno preceduto… Tuttavia, sono rimasto contento lo stesso: sono arrivato tra i primi venti!!!

Sì, perché dietro a me sono venute altre persone anche da paesi vicini. Mi chiedo e vi chiedo: tutto questo è normale? E’ normale giocare sulla pelle della gente, che per tutta una vita ha versato contributi? Fatevi un giretto in città dove esistono questi ambulatori per vedere quanta gente è costretta a pagare o è costretta ad andarsene per poi ritornare il giorno dopo. Grazie.

Gaetano Sigillò