Lettere a Iacchite’: “Cosenza, vi racconto la mia odissea di sfrattato e l’inefficienza del Comune”

Buongiorno Egregia redazione di Iacchite’.

Mi pregio di scriverVi in quanto voglio mettere al corrente Voi e i molti che Vi seguono e leggono, di un increscioso quanto inverosimile accadimento, che mi vede negare un diritto innegabile da cittadino di Cosenza e italiano.

Sono uno dei tanti ormai che, perso il lavoro, ed in cerca sempre di lavoretti saltuari, si barcamena per riuscire a sopravvivere con dignità. Ma la perdita del suddetto e l’acquisizione di un reddito di cittadinanza che per 6 mesi è stato di 400,00€ ha fatto in modo che ciò che prima riuscivo a pagare, poi non è stato possibile, e nonostante le rassicurazioni al mio attuale padrone di casa, facendo presente di essere io una brava ed onesta persona, con tanta poca umanità e cattiveria al secondo ritardo che mi permisi di fare ricevetti lettera dal legale e comunicazione di sfratto.

Faccio presente che per chi è nelle mie condizioni trovare casa ormai è difficilissimo, in quanto gli affitti sono molto alti ed al di sotto dei 40,00€ (quaranta euro, s’ avete letto bene!) per una casa di due stanze più accessori in Cosenza non si trova nulla. In secondo luogo non tutti affittano a chi è percettore di reddito di cittadinanza, e come ultimo problema ho un cane che non è da tutti gradito ma dal quale non mi sogno nemmeno lontanamente di separarmi visto che è l’unico essere vivente che mi è rimasto accanto sempre.

Lo sfratto doveva essere esecutivo a gennaio 2019 ma la pandemia che ha fermato il mondo, mi diede ulteriori mesi di speranza.
Nel contempo vengo a sapere dell’esistenza di un aiuto che ogni anno lo stato versa, a favore di chi come me ha avuto problemi per i pagamenti dei canoni di affitto, e tale aiuto viene richiesto scaricando la domanda sul sito di ogni comune di appartenenza. E così mi appresto a collegarmi sul sito internet del Comune di Cosenza per scaricare la suddetta domanda di FONDO DI MOROSITÀ INCOLPEVOLE. Ma con enorme stupore mi accorgo che la stessa non è aggiornata dal 2017 e che prima di poterla scaricare deve essere aggiornata in merito all’anno di corrispondenza e al valore del fondo stesso che quest’anno è aumentato a 10.000,00€ a richiedente.

Preciso inoltre che la domanda in se è un tentativo di conciliazione con il proprio locatore, visto che se lo stesso accetterà di ricevere i fondi dallo stato deve però garantire il rinnovo del contratto di locazione con la continuità per il locatore del pagamento degli oneri di affitto.
Recatomi in Comune al servizio Welfare in via degli Stadi facevo appunto presente la mia difficoltà e che mi serviva l’adeguato aggiornamento dalla domanda da poter scaricare per tentare di non restare senza un tetto
Ma a questa mia esigenza si apre una diatriba infinita.

Chi mi risponde non conosce ciò di cui si parla, ed una una volta recatosi ad informarsi nei meandri degli uffici, torna con albagia a dirmi che “ la regione Calabria non ha stanziato i fondi per quest’anno “
Allora con sicurezza ed anche parafrasando piano le parole affinché “ l’impiegato “ potesse capirmi, ribadivo il concetto che la domanda è a tutti gli effetti Ministeriale e non Regionale, e che comuni come Montalto o Luzzi avevano la stessa aggiornata sui propri siti comunali tranne il Comune di Cosenza.

Mi si rimanda a qualche giorno per documentarsi e mi mandano a casa in attesa. Nello stesso tempo, consultando il CODACONS in un primo tempo, ed il mio legale, faccio inviare due PEC ( atto assolutamente ufficiale ) dagli stessi, al quale il comune è tenuto a rispondere entro e non oltre i 30 giorni.
Ne passano più di 50 e mi reco nuovamente negli uffici del Welfare, questa volta con il mio legale, per chiedere spiegazioni. Di tutta risposta, nonostante l’impiegata mi dia conferma dell’esistenza delle PEC, mi spiega anche che alle stesse loro non sono tenuti a rispondere e che questi fondi non ci sono perché il Comune non ne ha fatto richiesta per l’anno in corso ( ora la storia della regione è cambiata ). E nonostante io ribadissi che il Comune non aggiorna la domanda dal anno 2017 lei mi risponde che “ loro in quell’anno non erano presenti “ !!!! E poi una volta vista la mia disperazione ed il mio ormai non più velabile nervosismo, mi dice che mi si potrebbe venire incontro con altri aiuti del tipo….il pagamento delle utenze !!!! Cioè io sto per essere sbattuto fuori da casa e loro mi vengono incontro pagandomi le bollette !!!!!

Ovviamente questi fondi credo siano spariti chissà dove ma possibile che un diritto che lo stato mi da, mi può essere tolto da un comune con amministrazione ignobile e che non ha rispetto nemmeno per rispondere ad una PEC ? È possibile che io non possa tentare di riconciliare il mio rapporto con il locatore con un diritto che lo stato mi mette a disposizione, e che una così inetta amministrazione possa permettersi il lusso di non aiutare chi come me ha bisogno, essendo anche a dir loro sprovvisti di case ? Possibile che io tra un po’ mi troverò per strada con i miei mobili ed il mio amato cane, unico essere restatomi accanto sempre e comunque, e debba essere preso per i fondelli da gente che non sa cosa vuol dire sopravvivere ? Ed in ultimo…possibile che questi fondi dal 2017 possano passare inosservati a tutti…e che ora che a me come ad altri possono essere di aiuto non ci sia modo di averli perché il Comune di Cosenza “ non ne ha fatto richiesta “ ? E se così fosse ( cosa che non credo assolutamente ) le conseguenze deve sempre pagarle il cittadino ?

Non mi fermo a costo di portare a conoscenza di tutta l’Italia di questa ingiustizia e illegalità !!!!
Spero tanto che anche Voj con la vostra testata possiate fare un po’ di rumore affinché io e chiunque possa usufruire di tale supporto non debbano vederselo negare con tanta indifferenza e strafottenza per non parlare dell’ illegalità commessa.
Con stima

Pierluigi Rizzo