Lettere a Iacchite’: “La nuova presa in giro di Orlandino? Il parco di Monte Cocuzzo…”

La nuova presa in giro: la proposta di Legge di Orlandino Greco per istituire il parco di Monte Cocuzzo

Il consigliere regionale Orlandino Greco, noto trasformista del panorama politico cosentino, capace di passare dalla destra del Msi sino alla corte di Oliverio, prova un’altra delle sue illusioni.
La fantasia non gli manca certo, per uno capace di inventarsi un partito l‘Italia del Meridione che si richiama alla difesa della identità del sud, e che poi si allea con i centralisti del Pd, e alla fine con il “comunista” di San Giovanni in Fiore, Gerardo Mario Oliverio…

Ancora non sono sopiti i suoi tentativi di lasciare un segno alla regione della sua presenza, tra i quali la legge regionale Golf Village. Quella famosa dei campi da golf che avrebbero dovuto attirare il turismo di elite e sottrarlo ai campi della Spagna e del resto del mondo,
non pensando che queste avventure in ogni altra parte d’Italia sono già fallite, partendo da Venezia sino alla stessa Calabria con Simeri Crichi e finendo in Sicilia e Puglia.

Adesso, a distanza di 40 anni della proposta dell’onorevole Tripodi, per l‘istituzione del parco Potame-Cocuzzo, il novello ambientalista rispolvera un vecchio fallimento e tenta di farlo passare per una ideona delle sue.
Cambia il nome in Parco di Monte Cocuzzo e della Catena Costiera, amplia i confini dal Passo dello Scalone in prossimità del Pollino, sino alla valle del Savuto, 28000 ettari, ricadenti in 25 comuni…

Al politico Orlandino non interessa certo la realizzazione delle cose, infatti non vi è traccia di niente che sia stato realizzato nell’opera di Orlandino, ma solo annunci…
E infatti l’ annuncio è pronto a ridosso delle elezioni regionali, e l’ unico scopo è carpire i voti della popolazione a cui si prometteranno posti di lavoro nel Parco, attività commerciali, guide turistiche e altre possibilità di lavoro.

La realtà è ben diversa, l’area è già protetta da diverse aree Sic, ed ha già una economia traballante e precaria, che con l’istituzione del Parco crollerebbe definitivamente.
Per dirla tutta, nella realtà, pericoli che si possa concretizzare questa invenzione del Greco, non ve ne sono, basta guardare le risorse destinate al progetto: 600 mila euro annui per tre anni, cifra necessaria solo per pagare i progettisti…

Ma se si dovesse istituire questa stupidaggine, su un territorio fuori dai flussi turistici, senza infrastrutture, il risultato sarebbe una ulteriore emarginazione delle piccole attività che ancora resistono sul territorio.
Per creare sviluppo occorre una progettazione decennale e non certo una annuncite in prossimità delle elezioni, con progetti solo sulla carta, senza una vera analisi dei costi e dei benefici.
Speriamo che i sindaci coinvolti in questa ulteriore presa per i fondelli della popolazione interessata, abbiano il coraggio di dire la verità all’uscente, e speriamo definitivamente, consigliere regionale e gli stessi possano con coraggio dire alla popolazione che questa è una presa in giro che non sarà consentita.

Luciano Luciani