Lettere a Iacchite’: “Mirto Crosia 2024. Comunque vada, sarà un… disastro”

A Mirto Crosia si stanno avvicinando le elezioni amministrative e nonostante i candidati siano formalmente nomi nuovi, in realtà rappresentano un vecchio di modo di fare politica, quasi da epoca feudale.
Da pochi giorni ha annunciato la sua candidatura a sindaco Francesco Russo, nipote di Antonio Russo, sindaco uscente in carica da dieci anni. È un rinnovamento solo fittizio, perché di fatto è sempre la stessa famiglia a dettare legge. Il padre del sindaco era infatti Ciccio Russo, esponente “punciutu” della zona che ha dettato legge nei decenni passati. Anche la stessa lista sa di vecchio, presentando nomi che stanno in politica da 20-30 anni. È il caso dello stesso sindaco, zio di Francesco, non sia mai si sprechi un seggio lasciandolo a casa. È il caso dei fedelissimi di Russo, i settantenni Saverio Capristo ed Emilio Cinelli, ed è il caso anche della vicesindaca Gemma Cavallo, da dieci anni in consiglio comunale, candidata con due liste diverse nelle due precedenti tornate elettorali (a seconda di come gira il vento) e moglie dell’ex vicesindaco Mario Palopoli. Si vocifera anche che stiano preparando il figlio, al momento minorenne, ma candidabile tra cinque anni, ma queste sono solo voci di paese.
Dall’altra parte non cambia molto la situazione, infatti la candidata del centrosinistra sarà Mariateresa Aiello, figlia dell’ex sindaco Gerardo Aiello. La stessa candidatura pare sia stata decisa e imposta da tempo. Addirittura nel 2014, quando il Pd rifiutò di candidare nella lista la figlia di Aiello, il padre ordinò la notte prima delle elezioni di spostare i voti ad Antonio Russo, duecento voti che furono decisivi per la sua vittoria.
In generale in nessuna delle liste risulta addirittura che ci siano candidati con meno di quarant’anni, pur essendo una piccola realtà.
Antonio Russo è stato sindaco dal 2005 al 2008 (venne sfiduciato e il comune commissariato) e poi dal 2014 ad oggi. Gerardo Aiello è stato sindaco tra gli anni settanta e ottanta e infine dal 2009 al 2014. Se facciamo un po’ di calcoli, si capisce che negli ultimi vent’anni solo due persone sono state sindaco e poiché vincerà uno dei due eredi, questo significherà che per un quarto di secolo la politica di Mirto Crosia sarà in mano a due sole famiglie che detengono il potere. Rigorosamente ereditario. In estrema sintesi: comunque vada, sarà un disastro.
Lettera firmata