Lettere a Iacchite’: “Panettieri, la Rsa come un ufficio di collocamento: tutti i parenti assunti”

Egregio Direttore,

La ringraziamo ancora una volta per la disponibilità del suo giornale a dare voce alla nostra battaglia di legalità che stiamo conducendo sulla RSA San Carlo Borromeo di Panettieri.
Il suo è un giornale libero, che non ha paura di smascherare tutti i giochetti politici, le “trastule” che accadono in questa Regione. E noi non ci fermiamo, continuiamo a portare la nostra storia in tutte le sedi, e non ci importa nulla che non verremo riassorbite non avremo più il nostro posto di lavoro dopo 10 anni ma faremo di tutto affinché venga fuori la verità !!!

Siamo donne libere, determinate, soprattutto pensanti, abbiamo già incontrato i vertici della Sanità regionale, nella persona del Generale Cotticelli, a cui abbiamo spiegato tutta la situazione della RSA.
L’autorizzazione all’esercizio infatti era stata data al Gruppo iGreco proprio per assumere tutto il personale, senza fare distinzioni politiche, di parentela e di amicizie.
Ovviamente non è stato cosi, perché dopo i colloqui farsa del ”politico” Ferdinando Aiello, amico del sindaco, tra gli assunti troviamo: la moglie del sindaco pro-tempore, la cugina in primo grado del sindaco pro-tempore, la cugina in secondo grado del sindaco pro-tempore, la cugina in secondo grado del sindaco pro-tempore, il consigliere di maggioranza del Cda del comune di Panettieri, la zia del vicesindaco del comune di Panettieri, la moglie del Presidente della Pro Loco del comune di Panettieri, la cugina in terzo grado del sindaco pro-tempore, la moglie di un dipendente della Regione Calabria, e la moglie di un dipendente di Calabria Verde nonché collega del sindaco Salvatore Parrotta.

Se aggiungiamo che il servizio mensa è stato affidato al bar ristorante “Villa delle Rose” di proprietà del suocero di un assessore della giunta comunale, ci viene spontaneo pensare che la RSA funziona meglio di un ufficio di collocamento, solo che le selezioni sono per una stretta cerchia. Combatteremo la battaglia contro chi ha gestito il gioco… per chi dicesse che le nostre fossero forzature, vogliamo dire che le forzature sono state fatte dal primo cittadino attivando un grande sistema produttivo a favore delle privilegiate, che hanno pensato bene di stare zitte e mute, per non andare contro la volontà di chi ha veramente gestito assunzioni e altro…
Porteremo tutto questo anche all’ attenzione del Procuratore Gratteri, che finalmente con le sue inchieste sta dando di nuovo speranza a tutti i calabresi onesti.