Lettere a Iacchite’: “Paola, la deriva della malapolitica. Tutti i papponi che stanno dietro a Ciodaro e Politano: nomi, cognomi e schifezze”

Gentilissimo Dottor Carchidi,
abbiamo bisogno di Lei, la Città di San Francesco di Paola ha bisogno di Lei. Siamo a un bivio e le uniche due strade da imboccare portano a due precipizi: uno profondo, l’altro più profondo. Il ballottaggio è alle porte e le due coalizioni in corsa sono il male assoluto per Paola e per la democrazia.

La compagine del candidato a sindaco Giovanni POLITANO è deleteria. Politano è solo un bravo ragazzo, senza esperienze e titoli, mentre dietro di lui (e nemmeno tanto, visto che si mettono davanti in ogni circostanza) ci sono gli SBANO del metano che lei ha reso “famosi” in tutta la Calabria (Lucio e Checco assieme alla congiunta Maria Pia SERRANO’), spalleggiati da Fausto ORSOMARSO e dalla famiglia di Luca MANNARINO, ex “eroe” di Fincalabra, passata su quel fronte dopo la sconfitta di Roberto PERROTTA; gli SGANGA, noti per la vicenda della frana sotto l’ospedale (il capriccio di zio Giorgio per costruire il campo da tennis a casa della figliola e sotto gli occhi dei degenti); il gruppo di Franco PANZAGLIA, il cui figlio viziato viene ritratto in un video virale, a casa di Livio NEOBOROCILLINA, mentre si lava i piedi con lo champagne esultando per aver “fatto fuori la casta” (si vanta di essere amico indiscusso del ministro Roberto SPERANZA); Grazianeddu DI NATALE, genero del Pirillone Mario.

Viziusi, capricciosi e ricchi, politicamente arroganti e prepotenti, che salgono sul palco adombrando Politano e festeggiano in strada con lo champagne, offendendo gli avversari.
Se Politano dovesse vincere, Paola se la mangerebbero in un boccone.
Già circolano i nomi dei possibili assessori: Checco Sbano (assessore al… Turismo) figlio di Lucio; Alessandra Sganga (vicesindaco!!!), figlia di Giorgio; Renato Vilardi alias Sciabola, capostruttura di Di Natale; Maria Pia Serranò (moglie di Lucio e mamma di Checco), presidente del Consiglio; Diomiro De Cesare (re dell’Anas) alle Finanze. Sarà vero? Non sappiamo.

Poi c’è l’altra coalizione. Su Emira CIODARO abbiamo apprezzato i suoi puntuali editoriali, gentile Dottore Carchidi, documentati e veritieri. Mai pennellate così azzeccate. Con lei c’è Josè GRUPILLO, che ha lasciato Roberto Perrotta perché non gli ha voluto togliere l’assessore Grazia SURACE, dopo lo scontro tra Grupillo e il marito della donna, Luigi CRUDO. Josè si è fatto votare da tutte le donne della lista, risultando il primo e mandando su tutte le furie i maschi candidati, tutti esclusi e raggirati (come sempre). Compare di Maurizio NICOLAI (genero di Cesare Marini, attualmente affezzato alla Regione sotto la zampa di Robertino Occhiuto, il parassita-fallito), Grupillo è un furbacchione poco istruito e rozzo, ma tra i più scaltri politicamente, assieme al suo amico MARUZZ u Tabbarano e PAULUZZ i cumma’ Elisabetta. Sempre con Ciodaro c’è il gruppo di Nicola ADAMO ed Enza BRUNO BOSSIO con il candidato Pino FALBO, ma anche l’ex sindaco preistorico Tonino PIZZINI e gli ex alleanzini ALOISE, che in nome del Duce hanno girato una ventina di partiti e movimenti. Con loro c’è l’ex assessore Emilio MANTUANO -uomo di fiducia di Roberto Perrotta, prima che quest’ultimo lo prendesse a scorze di collo – marito di Laura ALOISE, sorella di Marco di SVILUPPO ITALIA “PARENTI”.

Scarta fruscia che viene primera. Non sappiamo chi votare. Siamo all’aria. Aiutaci tu, caro dottor Carchidi, risvegliando le coscienze con una serie di analisi politiche come solo tu sai fare, unico e solo libero in tutta la Calabria, dove il giornalismo è asservito ai potenti che dilaniano la nostra terra ormai da tantissimi decenni. Grazie di vero cuore.

Lettera firmata