Lettere a Iacchite’: “Renziani e berlusconiani hanno devastato Mendicino, ora basta”

Mendicino ha bisogno che la vera destra si svegli
Mendicino ha bisogno di una destra vera, quella che mette al centro della politica la tradizione, e su queste radici sviluppa un progetto politico, che attraverso il merito riesca ad immaginare e pianificare uno sviluppo in cui i protagonisti sono i cittadini.
Non abbiamo bisogno a Mendicino della destra del consenso, quella vuota di idee e di visione, che pretende di ridurre i cittadini in eterno bisogno, per averne sudditanza economica e politica.
A Mendicino non c è bisogno nemmeno di questa destra salterina, che si esercita nell’esercizio di passare da una maggioranza ad un’altra, solo per le proprie necessità.
Si possono trovare intese anche con idee e visioni diverse, su una mediazione politica in cui al centro, vi sia il primato del cittadino sulla politica e  l’interesse di questa comunità sugli interessi particolari di lobby economiche e politiche; le prime interessate al beneficio economico derivante dalle scelte politiche locali, le seconde interessate al beneficio elettorale.
Non si può stare insieme solo per una supposta identità partitica.  Certamente anche nel campo avverso vi saranno interessi a mettere fuori gioco queste attività e queste politiche fallimentari per Mendicino, paese  che ne sta uscendo giorno per giorno sempre più impoverito economicamente e socialmente.
La vera destra pensa che l’egoismo non sia un diritto, e che l’arroganza sia un difetto.
La destra ascolta e accetta il pensiero critico. Questa destra che vedo governare a Mendicino, mi appare sempre più lontana dai valori su cui molti di noi hanno creduto.
Mendicino governata da Renziani e da Berlusconiani è la iattura peggiore che una comunità possa avere, e per noi di destra è un insulto alla nostra storia e una vergogna per noi stessi.
Invito la destra perbene che magari governa anche, e con molta difficoltà, perché troppo spesso emarginata e messa in difficoltà da atteggiamenti molto lontani dalla vostra storia, a prendere in mano le vecchie bandiere e riprendere a sventolarle con orgoglio e dignità, come tante volte negli anni passati soli contro tutti abbiamo già fatto.
Luciano Luciani