Lettere a Iacchite’: “Sanità, ‘u cani muzzica sempri aru strazzatu”

Oggi ho scoperto l’ennesima schifezza della sanità calabrese.
Recandomi in un laboratorio d’analisi a Cosenza, mi hanno comunicato che per protesta verso un ennesimo taglio dei fondi versi i laboratori privati di ricerca, i sopracitati accettavano solo i primi 15/25 pazienti esenti (a seconda di quanto è “lunga” la fila!), tutti gli altri dovevano pagare le analisi per intero senza esenzione.
Ora, partendo dal presupposto che capisco benissimo la rabbia di tali lavoratori verso questa ennesima vessazione, ma praticare tale protesta, a mio avviso, è come se le mense dei volontari che non riescono ad avere aiuti statali, per protesta, non offrissero più il cibo alle persone disagiate.

Siete sicuri che prendersela con la classe più debole della società vi porti qualche guadagno in più ? Oppure questa vostra azione costringerà tanti pensionati e malati cronici a non effettuare più i controlli che potrebbero salvare loro la vita ? Hanno ridotto la sanità ad una competizione fra poveri. Solo i primi 25 hanno l’esenzione, e non è insolito assistere a scene di litigi e tensioni per un diritto che dovrebbe essere sacrosanto. Continuano ad aumentare debiti e migrazioni sanitarie, a favore di cliniche private e ospedali del nord. Tutto questo va rifiutato e combattuto.
La morale? “‘U cani muzzica sempri aru strazzatu”.