Lettere a Iacchite: “Satriano. Il sindaco, la “sindachessa” e il prete palazzinaro”

Ciao Iacchite’,

a proposito dei tuoi tanti articoli sulla massomafia catanzarese, il malaffare della politica della chiesa e della politica, porto alla tua attenzione quanto accade a Satriano, con la complice connivenza della solita chiesa catanzarese.

Forse non sai che il vescovo di Napoli Don Mimmo Battaglia, è di Satriano ed in Satriano ha operato con il Centro di solidarietà calabrese, creando un centro di accoglienza per stranieri. Questa ed altre sue meritevoli opere a vantaggio degli ultimi gli sono valse la nomina a vescovo. Non so come reagirebbe adesso se sapesse come vanno le cose adesso a Satriano.

Dal settembre 2020 è sindaco Massimo Chiaravalloti, e della sua incapacità di amministratore ha dato fin da subito ampia prova, culminata con i tristi fatti di cronaca che vedono il suo coinvolgimento e la sua responsabilità diretta, nella tragica fine della giovane dilaniata nel bosco comunale di Satriano da un branco di cani  randagi.

Della creatura di Don Mimmo, il progetto di accoglienza degli stranieri, il sindaco Chiaravalloti ha fatto l’ ufficio di collocamento della moglie, Sara Spinzo, per tutti i satrianesi “la sindachessa”. La signora, è stata prontamente assunta alle dipendenze di Fondazione Città Solidale di Catanzaro, del noto Don Pietro Puglisi, che gestisce il progetto di accoglienza di Satriano. Ignoro quali siano gli interessi che il “prete palazzinaro ” ha inteso così tutelare, mettendo sotto contratto la moglie del sindaco del Comune dove gestisce un progetto di accoglienza, ma mi chiedo se siano del tutto leciti…

Mi chiedo a quali altri compromessi è disposto a scendere il prete di fondazione Città solidale, ora che è anche presidente di Fondazione Betania, dove del malaffare catanzarese e dell’ intrallazzo ha per un lungo  periodo svolto apprendistato sotto Bertolone e compagni. Mi domando quanti sono stati assunti in fondazione Betania per i loro meriti e quanti invece per rendere favori ai politicastri del momento, se a Satriano si è esposto al punto di assumere la moglie del sindaco! Per la precisione, hanno “steso la foglia di fico” inserendo la Spinzo nel progetto di Fondazione Città solidale a San Sostene, comune limitrofo, per non dare forse troppo nell’ occhio ai satrianesi, come se le cose non si sapessero!.

Sono tutte cose verificabili e dimostrabili, ti basta chiamare a San Sostene e chiedere da quando a quando la signora Spinzo ha lavorato per Fondazione Città Solidale, nel progetto Sprar. Un caro saluto, continua a martellare! Siamo nauseati e stanchi di questo modo di gestire la politica nei nostri territori, buon lavoro.

Lettera firmata