Lettere a Iacchite’: “Soverato e la riscossione dei tributi: condotte predatorie sulle spalle dei cittadini”

Questa è una nota sintetica sulle condotte predatorie che da tempo si consumano al Comune di Soverato. In barba alla tutela del bilancio comunale con vessazioni in danno dei cittadini.

CONDOTTE PREDATORIE COPERTE DA ARTIFICIOSA NORMALITA’

  • SEGREGAZIONE DI GARANZIE E DRENAGGIO ANBORME RISORSE PUBBLICHE CON UN BILANCIO IN PERENNE STATO DI PRE-DISSESTO 
  • RINNOVO AFFIDAMENTI APPALTI E ALLUNGAMENTI CONTRATTUALI SENZA GARA –  e così via.

 I soggetti interessati sono il Comune di Soverato – Amministrazione guidata dal sindaco Ernesto Alecci: ininterrottamente maggio 2014- novembre 2021 (salvo intervallo Commissariale di 6 mesi)… e la Società C&C SRL con sede in via Barletta, n°63, Margherita di Savoia (BT), concessionaria del servizio di riscossione coattiva dei tributi e delle entrate comunali.

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            E’ ACCADUTO:                                

  • che la predetta C&C srl, SOLO QUALCHE MESE DOPO L’AGGIUDICAZIONE DELLA GARA INIZIALE !!! e stipula del contratto iniziale avvenuta il 27.11.2013 rep 18/2013 con Comune di Soverato, ovvero il 24.6.2014, ha effettuato mutazioni della compagine societaria segregando (o se preferite nascondendo) il capitale sociale della C&C srl in un Trust (previamente costituito il 9.1.14 da un soggetto pugliese e denominato GTC TRUSTEE) ed attraverso il quale controlla per il 99,81%, la predetta C&C srl .
  • Dallo Statuto di detto Trust non si evince specifico vincolo di scopo e nè l’istituzione del c.d. guardiano, determinando grave vulnus alla conservazione delle garanzie pubbliche di affidabilità patrimoniale, sottese alla peculiare attività di tutela della P.A. e dei cittadini utenti. A ciò si aggiunga che tra giugno e luglio 2014 la C&C SRL realizzava una fusione straordinaria invertita per incorporazione con la MCC INVEST srl sempre con sede in Puglia. Le due tipologie di operazioni Trust e fusione vengono considerate di per sè pericolose ed a rischio reato dalla Suprema Corte di Cassazione.                                                         
  • Con la successiva realizzazione di tali operazioni, avendo C&C srl mutato i requisiti generali e speciali del suo status giuridico-societario ed in special modo patrimoniale e di garanzie, dalla suddetta data, ha reso illegittimo l’esercizio dell’attività riscossiva e forse anche illecita, tutt’ora in corso di esecuzione. E questo sia rispetto alla norme sugli appalti pubblici ex art 38 lett. F sia rispetto alla speciale disciplina dell’albo del Mef art.53 c1 DL15.12.1997, n.446 e sme DM 11.12.2000, n°289 prevedente il mantenimento dei requisiti cui è subordinata l’iscrizione che deve essere mantenuta per tutta la durata di esecuzione del contratto e controllata ogni anno. Cfr. Cons. di Stato 8/2015- Parere di Vigilanza ANAC prot. usc. 27.09.2016 n. 014044
  • L’aggio di riscossione stabilito nell’iniziale contratto del 27.11.2013 (si ripete – la mutazione straordinaria dello status giuridico della compagine di C&C srl è stata realizzata pochi mesi dopo l’aggiudicazione e stipula del contratto iniziale!!!)  è talmente elevato, per non dire abnorme, da essere stato  segnalato sia dalla stampa locale che nazionale (36% + Iva = tot incidenza secca aggio 44% per invio di 2 raccomandate di un accertamento e 1 ingiunzione).                                      

Aggio talmente elevato, per non dire abnorme, da essere stato segnalato sia dalla stampa locale che nazionale (36% + Iva = tot incidenza secca aggio 44% per invio 2 raccomandate di un accertamento e 1 ingiunzione). Per completezza bisogna sommare ulteriori oneri scaturenti dalle clausole contrattuali di complessa lettura e inefficienze indirette del Comune che fanno lievitare ulteriormente l’aggio che, essendo intorno al 50% è di entità usuraia.                                                                              L’entità usuraia dell’aggio (è riportata solo nel contratto e nel capitolato non pubblicati all’albo pretorio) e grava massivamente sui cittadini di Soverato (ignari- non potendosi rendere conto facilmente) perché grava in forma di macro voci sul bilancio Comunale di Soverato che si rammenta trovarsi in stato di sostanziale dissesto con piani di rientro presentati e mai approvati da oltre 6 anni !;

  • Inoltre, già dal 7.8.2018 il legale rappresentate della C&C SRL Michele Carbonaro Calò, avendo superato 70° anno d’età, è privo del titolo riguardante i requisiti  di funzione e attribuzione competenza, in contrasto con l’art10,punto1 comma C, DM 11.9.2000, N°289. Pertanto, sono illegittimi gli atti da questi firmati;                                 
  • Così stando le cose, l’amministrazione Alecci …. Senza alcun indugio, malgrado tutto ciò, con delibera di giunta n°212 del 26.9.2018 e determina dirigente settore n°65 del 23.11.2018  il Comune di Soverato, OMETTENDO DI RIFARE LA GARA, ha rinnovato la Concessione (AUMENTANDO ULTERIORMENTE L’AGGIO previsto in contratto) di riscossione tributi alla soc. C&c srl, allungando la scadenza di ulteriori 5 anni, per di più, in aperto contrasto con specifiche statuizioni dell’ANAC determinazione n°779 del 2018;
  • Il 12.4.2021 la Giunta Comunale (atto N°65/GM del 12.04.2021) ha DELIBERATO la rinegoziazione dei contratti in essere con la C&C SRL,(circa 3 mesi prima la pubblicazione delle linee di indirizzo da parte dell’Associazione di categoria ANACAP del 15luglio 2021 !!!) allungandone la scadenza di ulteriori 3 ANNI CIRCA e precisamente :
  • a) il contratto Rep. n°2 del 14.02.2019 per la concessione di attività di gestione del servizio idrico integrato, gestione tassa rifiuti, dell’IMU, della TASI, dell’accertamento delle evasioni e/elusioni, nonchè procedure riscossione coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali del Comune, fino al 31 gennaio 2026;
  • b) del contratto Rep. n°1 del 30.01.2020 per il servizio di gestione dei tributi minori (canone pubblicità, DPA, canone occupazione spazi ed aree pubbliche) fino al 31 gennaio 2028 e la ELIMINAZIONE DELL’OBBLIGO PER IL CONCESSIONARIO DI ASSICURARE IL MINIMO GARANTITO, indicato all’art.6 del capitolato d’oneri parte integrante del contratto, oggettivamente non sostenibile.

DI fatto, in concreto, eliminando ulteriormente, rischi che, invece, dovrebbero rimanere in capo all’operatore economico C&c srl così VIOLANDO anche il Dlgs.18.4.2016, n°50 comma 6 .

  • Ancora oggi, malgrado alcuni consiglieri di minoranza abbiano segnalato da anni tali condotte predatorie (Gazzetta del Sud – Quotidiano del Sud ottobre 2018), non si ha neanche conoscenza dei nominativi dei dipendenti che ruotano nella C&c SRL che opera a Soverato e se questi siano in qualche misura collegati direttamente o indirettamente con gli amministratori e dirigenze o funzionari del Comune onde poter fugare dubbi su conflitti di interessi – favoritismi politico-elettorali di alcuni soggetti riferiscono circa il potere di  assunzione  attraverso il sindaco!!!!  
  • 1 – (continua)