Egregio direttore,
prendo spunto dalla lettura di un articolo della Gazzetta del Sud sulla paventata mancanza di fondi per l’ammodernamento della famigerata Strada statale Jonica 106 dopo i roboanti annunci degli interventi per un ammontare di circa 3 miliardi di € da parte di politici e di Anas.
Premesso che tutta la viabilità regionale calabrese è quanto di più vergognoso ci possa essere in Italia, viene anche da domandarsi chi siano i responsabili di un dissesto viario (e non solo) che compromette collegamenti e sviluppo produttivo territoriale e turistico non escluso la sicurezza dei cittadini in primis. La domanda è superflua considerando che ognuno è sempre pronto a lavarsene le mani con ogni mezzo.
Tornando allo specifico finanziamento per i lavori della 106 (2,8 miliardi) andrebbero spalmati nel corso di 5 lustri! Disponibilità o meno, viene da dire campa cavallo che l’erba cresce. Ciò a prescindere, l’articolo della Gazzetta non parla del tratto Sibari – Corigliano-Rossano riguardo al quale esiste una bozza (?) di progetto che definire discutibile è dire poco. Infatti l’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano tout court ed in deroga ad una preventiva presentazione e discussione pubblica dell’opera stradale riguardante il proprio territorio, ha accettato rusco e brusco ciò che Anas ha proposto perché “perdendo altro tempo” si sarebbero persi i finanziamenti.
È la solita storia dei finanziamenti che dai tempi della Cassa del Mezzogiorno hanno portato il benessere di tante cattedrali nel deserto col beneficio per i soli addetti ai lavori .Il progetto in questione oltre a dimostrare mancanza di rispetto per il territorio in funzione anche di sviluppo futuro denota una superficialità disarmante.
Negatività salienti sono l’attraversamento di Corigliano Scalo in sopraelevata (forse a mo’ del ponte di Genova…) e quello di Rossano Scalo in galleria sotterranea per qualche chilometro ed il tratto fra le due località correndo parallelo alla ferrovia. L’insensata galleria è lunga 1,3km ed è stata imposta da Stasi facendo lievitare il costo di 500 milioni circa…
Corigliano-Rossano (definita terza Città della Calabria) non gode però di una conurbazione sinottica, ma è composta da due centri storici collinari distinti e distanti dove sono posti i maggiori uffici amministrativi così come le loro appendici sviluppatesi intorno alle relative stazioni ferroviarie ed a loro volta separate dagli altri insediamenti abitativi da distanze sempre chilometriche.
Diciamo che solo amministrativamente si può parlare di Comune unico col titolo di Città, ma urbanisticamente i centri abitati sono sparsi a macchia di leopardo dove realizzando un tratto di 106 “ammodernato” con il solo criterio del disegno scolastico sulla carta porterà a pagarne il prezzo in futuro. Non so chi sia l’Archistar del progetto e me ne scuso. Nei paesi evoluti si pensa a circonvallare gli abitati con le strade di lunga percorrenza (com’è la statale 106 Taranto-Reggio Calabria). Non attraversandoli.
Molte volte si parla a vanvera di impatto ambientale. Questo cos’è ? Abusivismo edilizio, pianificazioni urbanistiche discutibili e scempi vari del territorio hanno già fatto la loro parte. Perché dobbiamo continuare a farci del male ?
Caro Direttore, quando la finiremo di doverci dire “povera Calabria nostra”…
Con stima Massimo de Rosis