Flavio Stasi premiato per l’impegno sull’ambiente ringrazia il circolo Nicà per la battaglia contro l’arroganza sociale

Il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, è stato premiato a Ripescia (Grosseto) nell’ambito di “Festambiente”, il festival nazionale di Legambiente. Temi al centro della manifestazione l’impegno contro la crisi climatica e l’accelerazione della transizione ecologica.

A Stasi, in particolare, è stato consegnato il premio “Ambiente e Legalità” di Legambiente e Libera riservato a 11 campioni contro i “Ladri di Futuro”. Lotta all’abusivismo, al bracconaggio, ai maltrattamenti degli animali, all’archeomafia ed agli illeciti nella gestione dei rifiuti sono alcuni dei principali campi d’azione degli 11 “campioni della legalità” che sono stati premiati. Alla cerimonia di consegna era presente il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti.
Il sindaco di Corigliano Rossano è stato premiato per il suo “impegno per il ripristino della legalità lungo la costa ionica, violata dall’abusivismo edilizio perpetrato per decenni con numerosi immobili costruiti sul demanio marittimo”. Un percorso iniziato in piena pandemia con la demolizione dell””Arca di Noè”, lo stabilimento balneare ubicato nella frazione “Schiavonea”, confiscato alla criminalità organizzata nel 2012.
“Primo segnale – si afferma ancora nella nota – di un vento di cambiamento che poi ha continuato a soffiare, con modalità ed azioni diverse, con le diverse demolizioni nelle contrade Zolfara, Fossa e Gammicella, fino agli ultimi tre ex lidi sempre sulla spiaggia di Schiavonea, ‘Le Sirene’, ‘Nettuno’ ed ‘Europa’. Un’attività che ha portato la città di Corigliano Rossano alla ribalta positiva nazionale per l’azione di coraggio e di cura del paesaggio e che é ancora in corso”.

“Ringrazio Legambiente e Libera – ha detto il sindaco Stasi nel ricevere il riconoscimento – per questo premio. Per chi lavora silenziosamente e con mille difficoltà, affrontando anche questioni delicate, ricevere segnali di riconoscimento è importante e ci conferma che la strada intrapresa è quella giusta. Per me è un onore poi essere stato quest’anno l’unico sindaco premiato da Legambiente e Libera insieme ad importanti magistrati, giornalisti, forze dell’ordine, un motivo d’orgoglio per me, per la nostra squadra ma soprattutto per la mia città”.

“Ringrazio anche i circoli locali di Legambiente Corigliano-Rossano e Nicà – ha detto ancora il sindaco Stasi – con cui lavoriamo quotidianamente. Questa è una vicenda importante per noi perché abbiamo sempre creduto nella bellezza del nostro territorio e di come questa bellezza sia stata per anni schiacciata da una diffusa cultura di cementificazione selvaggia e di privatizzazione degli spazi pubblici che spesso diventa arroganza sociale, che danneggia la comunità e che era diventata anche un simbolo di una certa “assenza” delle istituzioni”.

“È un lavoro – ha proseguito il primo cittadino di Corigliano Rossano – che ha richiesto e richiede ancora tanto impegno. Siamo riusciti a lanciare il primo segnale con una vecchia ruspa di proprietà comunale che però ha fatto il suo dovere, mentre per arrivare alle ultime demolizioni abbiamo lavorato sulle carte oltre due anni insieme alla Capitaneria di porto, agendo su una serie di fabbricati che erano diventati non solo degradati ma anche simbolo di inerzia amministrativa. Quando abbiamo messo a punto le ultime ordinanze, abbiamo chiesto il supporto della Prefettura ed in quell’occasione abbiamo avvertito concretamente la vicinanza dello Stato. Sembra scontato, ma per chi fa il sindaco e lo fa in Calabria, non sempre lo è, ed è stata la prova del fatto che quando le istituzioni lavorano insieme, riescono a raggiungere risultati che oramai sembravano irraggiungibili. Credo che questo premio debba essere condiviso con chi sta lavorando insieme a me e con la stragrande maggioranza della mia bella comunità che ha capito come questo percorso di demolizioni in realtà sia un percorso di ricostruzione, di rilancio, di valorizzazione e tutela della bellezza delle nostre spiagge”.

Tra i premiati anche il Procuratore aggiunto di Roma Ilaria Calò per l’indagine sull’infiltrazione della ‘ndrangheta nel ciclo dei rifiuti e la giornalista Sabrina Giannini per i suoi reportage su ambiente, animali e modelli economici insostenibili.