Lettere a Iacchite’: “Unione dei Comuni, il nulla del nulla dei soliti noti con le stesse promesse”

Tornano sempre con le stesse promesse,

La proposta dell’Unione dei Comuni che il sindaco di Mendicino ha con enfasi proposto all’attenzione  della Comunità delle Serre Cosentine, ha il sapore del vecchio. Anche il nome Pandosia è stato già utilizzato per l’unione ora in liquidazione tra i Comuni di Marano Principato, Marano Marchesato e Castrolibero.

Ancora adesso con il sindaco di Mendicino chi c’è ? Il sindaco reale di Castrolibero, Orlandino Greco, già autore del fallimento dell’unione dei Comuni Pandosia. Ma la strana coppia, composta da un ex della sinistra, adesso centrista con Renzi (il sindaco di Mendicino appunto), e da un ex dell’ MSI, adesso centrista di Forza Italia, non è nuova alla POLITICA degli ANNUNCI.

Chi non ricorda il famoso campo da golf che dovevano costruire tra i due comuni, Mendicino e Castrolibero. Grandi titoloni, grandi annunci, grande nulla. E i due democristiani provenienti dalla destra e dalla sinistra, si sono già incontrati sul parco di monte Cocuzzo, riproposto da Greco qualche anno fa, e rimasto dopo annunci e titoloni solo nel nulla dell’oblio.

Una Unione dei Comuni può essere qualcosa di importante, ma questa deve avere dei percorsi precisi che iniziano con l’unione dei servizi e concludersi con l’UNIONE di fatto. Loro invece iniziano dalla fine, dal tetto, ed è una incognita di come questo tetto potrà sostenersi in aria.

Fatto cosi, è solo il tentativo disperato di intercettare fondi del PNRR in arrivo, non capendo che oltre che le strutture ci vogliono le idee e gli uomini capaci di tradurre queste in pianificazione e poi progettazione.

Ma i due  si buttano in ogni possibile aggregazione  senza mai dare alle comunità amministrate nulla di nulla. Sono già presenti nel GAL STS, e i risultati sono evidenti per i due comuni, il nulla anche qui…

Nel frattempo stanno spingendo con l’altro “democristiano” sindaco di Rende per avere dalla Regione Calabria il riconoscimento di un GAL delle Serre su cui sovrapporre il costituendo Distretto del Cibo.

Una serie di organismi che raddoppiano e moltiplicano incarichi, sottogoverni, ma non riescono ad amplificare la capacità di progettare e ottenere risultati. Gli uomini però sono sempre gli stessi, e i risultati saranno sempre gli stessi, il nulla ancora…

Sono i politici che nell’ultimo decennio hanno amministrato questo territorio, lo hanno portato al degrado e alla crisi sociale e economica e continuano a candidarsi per “rivoluzionarlo” a modo loro… Sono pessimista sulla cifra morale e politica di queste operazioni, perché credo che questo territorio meriti un cambiamento più profondo delle persone e delle idee, molto più significativo di queste operazioni di facciata, che servono solo a continuare ad illudere.

Luciano Luciani