Lettere a Iacchite’: “Vaccino antiCovid? No, grazie, per il momento non c’è fretta”

Vaccino contro l’ infezione da Covid-19? No, grazie, per il momento non c’è fretta

Gentile Direttore, sono un lettore del suo giornale online e volevo  esprimere una mia  personale opinione sul vaccino contro il Covid- 19. Direttore, io non sono un NO VAX, non produco e vendo gel igienizzanti, mascherine eccetera ma come tutte le persone del mondo mi auguro  che il Covid -19 scompaia dalla faccia della terra domani mattina! Ho fatto  il militare nell’Esercito Italiano e tanti giovani sono stati vaccinati e posso serenamente affermare che tutte le vaccinazioni sono sicure ed efficaci, non c’è stato nessun problema immediato né a lungo termine.

Ma nel caso del vaccino  contro il Covid-19 la cosa è  diversa  perché è stato creato in modo affrettato e con molte cose che ancora oggi non sono chiare a noi comuni mortali e nemmeno ai vari studiosi. PziferModerna e AstraZeneca, ma non solo. Sono infatti più di una decina i colossi farmaceutici che hanno raggiunto la fase di sperimentazione con potenziali farmaci contro l’infezione daCovid-19. I dubbi sull’effettiva efficacia di queste armi anti-coronavirus sono molti, così come sono diversi i punti interrogativi sui possibili e indesiderati effetti collaterali. Chi si prenderà la responsabilità – civile e penale – se il vaccino “X” creerà problemi? In attesa di saperlo, in Italia si è aperto un dibattito assai serrato sull’opportunità di rendere obbligatorio o volontario il futuro vaccino contro il Sars-CoV-2.

Insomma, anche se un vaccino “definitivo” contro il coronavirus non c’è ancora (e chissà tra l’altro quando arriverà…), già si sta studiando come renderlo obbligatorio per la popolazione, o per alcune fasce di quest’ultima. E la cosa, francamente, fa sorridere. E soprattutto preoccupare.

In un recente intervento pubblico, il pentastellato viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha dichiarato: “Io credo che per alcune categorie debba esserci l’obbligo vaccinale. Per il resto immagino che dopo quello che si è passato in tutti questi mesi la richiesta della vaccinazione sarà estremamente alta”. Un pensiero condiviso da Roberto Speranza, titolare del dicastero.

Dalle dichiarazioni di questi ultimi giorni l’intenzione del governo è quella di vaccinare tra i sei e i dieci milioni di italiani in appena tre mesi, ammesso che la vaccinazione di massa prenda il via da gennaio o febbraio (cosa che ci pare improbabile). E dalle ultime uscite dei governanti giallorossi sembra essere forte la volontà di rendere obbligatorio il vaccino. Attualmente, sono dieci i vaccini obbligatori per gli under 16: anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. A questi, tirando dentro anche gli adulti, si aggiungerebbe adesso il vaccino anti-Covid.

Però, alt, attenzione: in Italia esiste la possibilità di rifiutare l’obbligo vaccinale, rischiando una multa o l’impossibilità di iscrivere i propri figli a scuola. Ora il progetto sembra quello di costringere anche gli adulti a sottoporsi al vaccino anti-coronavirus. Cosa che creerà non pochi problemi e grattacapi a Giuseppe Conte & Co.: secondo alcuni sondaggi, infatti, quattro italiani su dieci non hanno alcuna intenzione di farlo.

Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, è uno dei pochi virologi che predica prudenza e per questa ragione è stato preso di mira. “Io non farei il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio 2021. Perché? Vorrei essere sicuro che questo vaccino sia stato opportunamente testato e che soddisfi tutti i criteri di efficacia e sicurezza. Ne ho diritto come cittadino e non sono disposto ad accettare scorciatoie”, aveva dichiarato il medico, scatenando le ire di chi vorrebbe il vaccino subito e lo vorrebbe obbligatorio. Dare torto a Crisanti, però, mi viene molto difficile…

Ma ieri 27/12/2020 Il Prof. Andrea Crisanti su Sky Tg24 ha fatto una “strana retromarcia” su quanto detto in precedenza dichiarando: “Il vaccino è sicuro, lo farò anch’io”… e  sempre ieri sul giornale on-line fanpage.it ha dichiarato: “Il vaccino Covid è sicuro, ora ci sono tutti i dati e lo faccio anche io” mentre due giorni fa su Adnkronos aveva dichiarato: “Mi vaccino contro il Covid ma non nel V-DAY…”.

Secondo la mia modesta interpretazione, il Prof. Andrea Crisanti è stato “richiamato” dal governo e poi dalle case produttrici dei vari vaccini che bontà loro stavano vedendo lo spettro del fallimento dei loro prodotto e non della nostra salute, perché dobbiamo ricordare che le aziende produttrici hanno creato in fretta e furia il vaccino non per salvare il genere umano dalla pandemia ma per MERO PROFITTO, non sono delle onlus e sono TUTTE quotate in borsa. Ecco perché c’é stata la gara a chi la sparava più grossa !

Egregio Direttore, alla luce di queste mie umili riflessioni che ho scritto l’unica cosa che  io mi sento di dire con assoluta sicurezza è che il sottoscritto non farà il vaccino nel 2021 anche se ci dovessero esserci delle limitazioni alla mia libertà personale tipo: non poter entrare al bar, al cinema eccetera, indossare mascherina, distanziamento, utillizzo gel disinfettante ecc. Voglio aspettare almeno 10 mesi  a partire da oggi per vedere cosa succede a tutti  i “coraggiosi eroi” che oggi hanno ricevuto la prima dose del vaccino perché io non ho paura degli effetti collaterali immediati ma degli effetti a lunga distanza che neanche i “nostri  coraggiosi eroi” conoscono. Di questo decantato prodigioso vaccino non si conosce la durata dell’ immunità, e tutti i possibili effetti avversi… insomma lo si inietta  a scatola chiusa, il tutto “garantito” dal consenso informato (in pratica se succede qualcosa sei venuto a fartelo fare tu, noi ti abbiamo spiegato i pro e i contro del vaccino prima di iniettartelo. Mica è obbligatorio !). Volendo fare una provocazione siamo tutti come cavie da laboratorio…

Distinti Saluti
Sallustio Giordana