Lettere a Iacchite’: “Cosenza, il Comune non vuole pagare nonostante le sentenze: siamo alla mafia”

Il Comune di Cosenza, nelle persone del sindaco e della sua amministrazione, si stanno dimostrando – nei confronti dei loro cittadini – autoritari e irrispettosi della giustizia. Un esproprio eseguito nel 1985, per la costruzione dei campetti di calcio e tennis nella zona di via degli Stadi.viale Magna Grecia, è andato in giudizio per l’irrisorio prezzo che il Comune voleva pagare.

Dopo ben quattro gradi di giudizio, il Comune è stato condannato al pagamento del giusto prezzo, degli interessi legali, della rivalutazione e delle spese giudiziarie. Ma nonostante tutto, questa amministrazione, ad oggi, dopo due anni dalla sentenza definitiva, non si è degnata di assolvere a quanto stabilito dai giudici.

Siamo stati costretti dopo ingiunzioni di pagamento da parte dell’avvocato, a ricorrere al Tribunale Amministrativo perché provvedano al pagamento di quanto dovuto per legge. Mi domando come si possa definire questo atteggiamento da parte di una pubblica amministrazione se non un comportamento mafioso… Può un’amministrazione far pagare ai propri cittadini le sue colpe? Perché a questo punto non solo dovranno pagare gli interessi ma anche i danni. Questo non è un danno erariale per le casse del Comune? E come si giustificheranno con la Corte dei Conti?

Giovanni Perri