Lettere a Iacchite’: “Cosenza, vogliono portare i rom a via Popilia in barba ad ogni legge”

Scrivo a nome di alcuni residenti di Via Ugo Spirito (traversa Via Popilia di fronte Ferro Sila). Le scrivo per chiedere il suo intervento. Vado ai fatti. Abbiamo scoperto che nelle case di fronte il nostro palazzo, saranno collocate circa 10 famiglie rom che a breve, con l’inaugurazione del ponte di Calatrava dovranno essere sgomberate da Via Reggio Calabria.

Abbiamo cercato di prendere informazioni e abbiamo rintracciato il venditore di queste case che ha firmato un compromesso con quello che diventerà il nuovo proprietario. Il venditore si è lasciato sfuggire il nome di un politico che avrebbe messo, a detta di lui, un prestanome. E questo perché? E’ molto semplice.

E’ uscito un bando sull’emergenza abitativa e sembra che sia stato vinto da questo tipo che percepirà dal comune €35.000 all’anno in 10 anni, quindi € 350.000 euro andranno nelle tasche di un farabutto e rovineranno così più di 100 famiglie del quartiere.

Lei non sa il panico che si è scatenato. Giovani famiglie che hanno fatto sacrifici per comprare le proprie abitazioni, che mai in futuro potranno fittare o pensare di vendere la loro casa. Al danno economico della svalutazione degli appartamenti va aggiunto anche quello di alcune attività che hanno aperto o stanno per aprire, asilo e scuola primaria, laboratorio di analisi.

In queste case stanno facendo i lavori che dovranno essere completati entro fine ottobre. Stanno lavorando dalla mattina alla sera degli operai barricati dentro, senza tabella esplicativa che specifica i progetti o i direttori dei lavori, in barba alle norme vigenti. Stiamo cercando di capire anche se una persona con un compromesso in mano (dunque non formalmente proprietario), possa fare dei lavori e soprattutto partecipare ad un bando e vincerlo. Com’è possibile? Poi nonostante ci siano abitazioni di proprietà del Comune (in via degli Stadi sembra che gli stessi rom abbiano rifiutato), si preferisce pagare un privato cittadino e rovinare tutta la zona. Ma di quale riqualificazione tanto parlano?

Lettera firmata