COMUNICATO STAMPA
Il notevole sforzo organizzativo messo in campo dalla società Ferrovie della Calabria con la riapertura parziale della tratta delle ferrovia silana Moccone –Silvana Mansio, auspichiamo che non sia una semplice passarella estiva per la politica e per una presidente della Regione Calabria in palese difficoltà sui temi assolutamente rilevanti come, ad esempio, la sanità.
Un’iniziativa che ha dimostrato come sia possibile creare anche in Calabria e con il supporto decisivo di aziende a totale controllo pubblico come, appunto, la società Ferrovie della Calabria che nell’immaginario collettivo è un carrozzone inutile da privatizzare, le condizioni per sviluppare iniziative imprenditoriali a sostegno del l’industria del turismo in un’area dove ambiente ed enogastronomia tipica, raggiungono l’eccellenza.
Se la sua apertura dovesse però limitarsi alle sole attività turistiche e promozionali del territorio, considerato il ruolo sociale svolto in oltre mezzo secolo durante l’ultima grande guerra e nei primi anni settanta, sarebbe un tradimento alla storia e per queste ragioni che auspichiamo che l’intera tratta sia riconsegnata al ruolo che gli compete.
Infatti, questa infrastruttura, lo ricorderanno bene i cittadini della presila e dell’intero altopiano silano, è servita principalmente a rompere l’isolamento di quelle vaste aree e perché solo grazie ad essa migliaia di uomini e donne appartenenti alle classi meno abbienti hanno avuto l’opportunità di accedere a percorsi scolastici formativi e, quindi, acquisire conoscenze fino a raggiungere importanti traguardi professionali e rilevanti posizioni in ambito sociale come lo stesso presidente Oliverio.
Ecco allora che è necessario che tali sforzi non siano circoscritti alle sole iniziative industriali ma che la politica ponga le basi per ripristinare la piena funzionalità dell’intera tratta che ha le potenzialità di ritornare ad essere utile dal punto di vista della mobilità collettiva e non solo visto che potrebbe avere un ruolo rilevante in un contesto di protezione civile considerata la scarsa e precaria viabilità ordinaria dell’area.
Se la società Ferrovie della Calabria con il suo gruppo dirigente, che non ha mai avuto il nostro sconto, e con le sue maestranze che non hanno smarrito il patrimonio di conoscenze e di capacità di saper interpretare al meglio il ruolo sociale che la storia ha assegnato alle FdC in Calabria ha realizzato qualcosa di impensabile fino a ieri, ora tocca alla politica investire in un progetto per il rilancio definitivo di questa storica e romantica infrastruttura.
In sua mancanza il treno della Sila diverrebbe un giocattolo per classi agiate e un’attrazione da turistica svilendo, quindi, il ruolo naturale per cui era stata costruita e mantenuta in vita grazie al sacrificio di tanti i quali a loro eterna memoria e dei loro eredi meriterebbero un museo dedicato o almeno un archivio storico per testimoniare l’importante ruolo sociale.
Cosenza li 09 agosto 2016
USB Federazione di Cosenza