Il vicesindaco di Reggio Calabria, Tonino Perna, nella sua rubrica social “Diario non comune dal Comune”, racconta come ha vissuto le giornate di maltempo nella sua città. “Notte del 3 dicembre. Mi chiama mia suocera – racconta Perna – e quasi mi aggredisce al telefono: ‘Hai visto le foto!! Ma, hai visto la merda che galleggia… le auto trascinate dall’acqua insieme alla spazzatura…che vergogna!’”.
“Mia suocera – spiega il vicesindaco – ha 91 anni, è una donna sanguigna, sempre stata una reggina orgogliosa, ma negli ultimi tempi le sue condizioni di salute l’avevano quasi spenta. E invece eccola con tutta la sua rabbia e le sue imprecazioni (che non posso riferire). Che debbo fare? Non sono io l’assessore al ramo, sono arrivato da quattro settimane in Giunta… che volete da me? È inutile. Le sue amiche la tempestano di telefonate ‘tuo genero che sta facendo!? la città è più sporca di prima!’”.
Stessa scena dal giornalaio sotto la sua abitazione: “’Professore (meno male che mi chiama ancora così) con questa spazzatura…ma come possiamo vivere così?!’”. E anche all’ora di pranzo, dal panettiere, “stessa musica”. Da qui la riflessione di Perna, che comincia a domandarsi: “Ma a me chi me l’ha fatto fare?”. “Non ho la bacchetta magica, la lampada di Aladino, capisco che la gente sia esasperata, lo sono anch’io, farò il possibile, ma non pensate che è un problema che si risolve dall’oggi al domani. Comunque – conclude il vicesindaco di Reggio – stiamo per implementare in due quartieri un piano alternativo di raccolta rifiuti. Ma, non annuncio niente: voglio prima i fatti!”.