Maria Falcone contro Nordio: “Cancellare il concorso esterno è uno schiaffo al lavoro di Giovanni”

(di Liana Milella – repubblica.it) – ROMA – “Uno schiaffo alla memoria e al lavoro di Giovanni”. E ancora: “Mi auguro che il Guardasigilli ci ripensi e si fermi”. Maria Falcone legge le parole del Guardasigilli Carlo Nordio sul concorso esterno e così parla con Repubblica.

La considera un’offesa grave?

“Sì, proprio così, la considero un’offesa gravissima perché ricordo bene il grande lavoro di Giovanni per arrivare a questo primo passo importantissimo per poter indagare sui fatti di mafia”.

Per entrare nell’area oscura, ma fondamentale delle connivenze con Cosa nostra.

“Mio fratello diceva sempre che la mafia non è solo composta dai famosi punciuti, coloro che firmano con il sangue il patto di appartenenza all’associazione, ma è proprio attraverso i rapporti che riesce a stabilire con tutta una fascia ambigua della società che crea la sua maggiore forza”.

Parliamo di tutti quelli che appoggiano e fanno i loro interessi favorendo quelli di Cosa nostra.

“Vorrei citare ancora mio fratello quando diceva che per vincere la mafia bisognava cambiare la società, crearne una nuova in cui venissero del tutto tagliati i rapporti con la mafia. Ecco perché parlava appunto anche di salto generazionale e di educazione dei giovani”.

Nordio definisce “evanescente” il reato di concorso esterno nell’associazione mafiosa.

“Nordio forse non conosce, o forse non ricorda le tante sentenze della Cassazione che hanno consolidato il reato rendendolo uno strumento fondamentale per tutti coloro che indagano sulla mafia. Mi auguro che il Guardasigilli ci ripensi e si fermi”.

Giusto alla vigilia dell’anniversario della morte di Paolo Borsellino dal ministro arriva un segnale che, se diventasse operativo, potrebbe destabilizzare le indagini aperte in cui si contesta proprio il concorso esterno. Si rischia di mandare all’aria i processi?

“Sicuramente sì. E credo anche, e non vorrei ripetermi, che fare affermazioni del genere mi porta a chiedere se Giovanni e Paolo, dopo tanto lavoro e dopo tanto dolore, siano morti proprio invano. In tutti questi anni ho cercato di far vivere la memoria e il lavoro di mio fratello e di Paolo, sicura che questo fosse importante per la nostra società. Modificare adesso il concorso esterno significa terremotare i processi. E sarebbe un segnale negativo rispetto ai risultati raggiunti con tanti sacrifici in questi anni”.

Giuristi di destra e conservatori hanno sempre criticato il concorso esterno, adesso potrebbero averla vinta.

“Sarebbe una pietra tombale nella lotta alla mafia”.

Ci sono indagini aperte per scoprire che cosa avvenne veramente nelle stragi del 1992-1993 e quali furono le convergenze oltre Cosa nostra. Cambiare questo reato è funzionale a bloccare questo lavoro?

“Credo proprio di sì. Da tanti anni chiediamo una verità completa. Modificare adesso il concorso esterno significherebbe allontanare ancora di più una verità che ci viene negata da trent’anni”.

Qual è il suo messaggio a Nordio?

“Giovanni diceva che ognuno di noi deve fare la sua parte, piccola o grande che sia. Mi auguro che Nordio faccia la sua, perché anche lui deve dare il suo contributo nella lotta alla mafia”.