Mazzette a Catanzaro: è il procuratore di Salerno Borrelli il garante di Manna

Ora lo hanno capito davvero tutti come funziona la Giustizia in Calabria, e per la precisione come funziona a Cosenza: a finire in galera sono solo i ladri di polli, qualche malandrino di cartone, e i soliti pusher, per tutti i pezzotti da 90 che invece delinquono a piacere, provocando enormi danni alla comunità, tutto è permesso, e l’impunità è più che garantita.  E la prova provata della veridicità di questa “tesi” sta tutta nella vicenda che coinvolge il sindaco di Rende, l’avvocato Marcello Mazzetta Manna.

Gli inquirenti hanno sempre detto che le indagini a carico dei massomafiosi, oltre ad essere pericolose per chi le fa e chi ne scrive, risultano piuttosto complicate sotto il profilo dell’acquisizione delle prove a carico. Non bastano le dichiarazioni dei pentiti  per aprire un procedimento a loro carico, serve di più: c’è bisogno di beccarli con la “pistola fumante” ancora in mano. Solo così si può sperare in una loro incriminazione. Questo è quello che molti pm hanno sempre sostenuto, anche quando i nomi dei politici corrotti sono spuntati fuori dai verbali di molti pentiti che hanno sempre sostenuto, come Adolfo Foggetti che ha fornito più di un riscontro alle sue dichiarazioni, che le ‘ndrine di Cosenza facevano affari con la politica cittadina, chiamando in causa Mario Occhiuto, Marcello Manna, Enzo Paolini, e altri. Ma come tutti sappiamo le dichiarazioni di Foggetti sono valse solo per gli ‘ndranghetisti irriducibili, e non per i politici chiamati in correità. Per i politici come Manna serve qualcosa di più delle parole di un pentito per incastralo.

Ma anche quando quel “qualcosa in più” è arrivato con tanto di filmato che immortala l’avvenuta corruzione del giudice Petrini ad opera di Manna, beh, neanche allora è scattato l’arresto. La verità è che per un pezzotto come Manna non basta neanche beccarlo con la pistola ancora fumante, per incriminarlo. Gli amici degli amici non si toccano. E questo è sotto gli occhi di tutti.

Ad offrire ancora una volta coperture al pezzotto da 90 di Manna la solita magistratura asservita. Manna non solo gode di coperture pesanti  nei Tribunali di Cosenza e Catanzaro, ma anche nella procura di Salerno, dove il suo miglior alleato è il procuratore capo Borrelli.

Borrelli conosce bene le inchieste che hanno riguardato Manna, perché in quel periodo, quando Foggetti iniziò a cantare, si trovava in servizio come aggiunto proprio alla Dda di Catanzaro. Ha letto tutte le “carte” del “Sistema Cosenza”, ed è stato “testimone” di insabbiamenti e coperture. Ecco perché la procura di Salerno, titolare dell’inchiesta su Petrini e Manna, non è intervenuta nei confronti del sindaco di Rende. Borrelli sa di cosa è capace Manna, perché lo ha visto a Catanzaro, e conosce bene le sue pesanti coperture ed ha preferito garantirgli ancora una volta l’immunità, bloccando tutti i provvedimenti contro Manna, piuttosto che mettersi contro il potere massomafioso. Anche perché, ha pensato Borrelli, la loro amicizia può sempre tornare utile, magari per una promozione così com’è avvenuto nel suo caso.

Borrelli ha paura ad intervenire contro lo schifo che c’è nel Tribunale di Cosenza, sa bene che le ritorsioni contro di lui potrebbero rivelarsi devastanti, ed ha preferito, come fece a Catanzaro, chiudere gli occhi su tutte le inchieste che coinvolgo giudici e avvocati. Meglio “apparare” tutto, piuttosto che finire stritolato dal Sistema. Del resto qualche “avvertimento” con la chiamata in causa nel “caso Palamara” lo ha avuto. Il messaggio è stato chiaro: se non vuoi che facciamo uscire tutte le intercettazioni di Palamara, dove appare chiaro il ruolo attivo di Borrelli nel Sistema Palamara, fai il procuratore capo a Salerno e dai una mano agli amici degli amici finiti nelle inchieste dei pm salernitani. E così ha fatto. E la prova di questo sta nel fatto che che all’oggi, nonostante l’evidenza, Rende è ancora governata da un personaggio che corrompe i giudici per favorire i mafiosi. E questo nessuno lo può negare. Soprattutto Borrelli!