Metro, finalmente esplode il caso sicurezza

IL COMITATO NO METRO IN PREFETTURA: SI RISPETTI LA DEMOCRAZIA E SI TUTELI LA SICUREZZA

Il presidio, tenutosi in piazza XI Settembre e molto partecipato, è stato da noi promosso con l’obiettivo di incontrare il Prefetto di Cosenza Paola Galeone al fine di informarla dell’incredibile, pericolosa e drammatica situazione in cui la città versa dallo scorso mese di settembre, ovvero da quando è partita la cantierizzazione parziale di Viale Giacomo Mancini, e per chiederle di intervenire in maniera risolutoria.

Alle ore 18:00 una nostra delegazione è stata ricevuta dalla dott.ssa Tarsia, capo di gabinetto del Prefetto, e dal suo vice dott. Vito Turco. Abbiamo in maniera dettagliata e accorata spiegato le nostre motivazioni soffermandoci sui due aspetti in merito ai quali la Prefettura ha il diritto-dovere di intervenire: il rispetto della democrazia e la questione della sicurezza.

Per quanto riguarda il mancato rispetto delle più basilari norme democratiche, il Comitato ha rappresentato il fatto che non è stato mai adottato dal Comune di Cosenza il Regolamento Comunale per la Consultazione dei Cittadini e i Referendum e ha chiesto al Prefetto di voler garantire l’effettività degli istituti di partecipazione democratica attraverso l’esercizio dei poteri sostitutivi. Ricordiamo, per l’ennesima volta che, solo qualche mese fa, il Comitato ha raccolto quasi 4000 firme, in tutta l’Area Urbana, a sostegno di una consultazione popolare che, invece, il primo cittadino pare voler rifuggire.

Sulla questione sicurezza, invece, il Comitato ha rilevato l’esistenza di una situazione di grande confusione e carenza delle più elementari garanzie per l’incolumità dei cittadini e la viabilità urbana, a causa dell’interruzione del transito su Viale Parco, in quanto la chiusura di un’arteria principale della città impatta non solo sulla vivibilità della stessa, ma soprattutto espone i cittadini a un concreto pericolo in caso di emergenze. Si faccia riferimento, ad esempio, ai mezzi di soccorso bloccati per lunghi e, potenzialmente decisivi, attimi lunghe le vie cittadine.

Il problema sicurezza, quindi, interseca anche quello della salute pubblica. E un primo cittadino che si rispetti dovrebbe tutelare sicurezza e salute dei propri concittadini. Registrata una buona disponibilità all’ascolto e appurato che la Prefettura, per quanto di sua competenza, proverà a far rispettare la questione democratica e a rimettere al centro quella della sicurezza, la riunione, verso le ore 19, si è sciolta. La disponibilità all’ascolto e l’apertura dell’organo prefettizio, tuttavia, non ci lasciano dormire sonni tranquilli. Il Comitato continuerà a vigilare sull’evolversi della situazione e se, a breve termine, non ci saranno soluzioni alternative e verrà ancora ignorata la voce dei cittadini, tornerà a esprimere pubblicamente il proprio motivato dissenso a quest’inutile e dispendiosa grande opera, che non serve ai cittadini, ma solo a foraggiare le tasche dei soliti noti e a confermare accordi di potere già scritti.

Comitato No Metro