Mondiali 2022. Italia-Macedonia, la (prima) notte azzurra di Domenico Berardi

di Paolo Pegoraro
Fonte: Eurosport
Ahhh come gioca Berardi!? Potremmo esclamare in ossequio a un cavallo di battaglia dell’indimenticato Maurizio Mosca. Già, Domenico “Mimmo” Berardi gioca forte quest’anno, soprattutto contro le super potenze del nostro campionato: il 27enne calabrese cresciuto a Bocchigliero, piccolo centro del Cosentino, ma trapiantato in Emilia è stato ingiocabile nei templi di Milan, Juventus e Inter (un gol e due assist decisivi) portando ormai a pieno compimento una maturazione calcistica ormai sotto gli occhi di tutti. Ora proverà a caricarsi sulle spalle a Nazionale di Mancini – impegnata nei playoff di qualificazione mondiale con gli scogli Macedonia del Nord e la vincente di Portogallo-Turchia all’orizzonte – perpetuando le gesta dell’ultimo scorcio di campionato dove fluttua in uno stato di grazia assoluto.
Berardi in volo verso una grande: a giugno sarà inevitabile
Lo score di Berardi è degno di un top player, almeno alle nostre latitudini. Il numero 25 del Sassuolo grazie alla doppietta contro lo Spezia nell’ultimo week end è arrivato a quota 14 gol in Serie A, cui addiziona 10 assist serviti ai compagni di squadra. Nel computo totale fanno 100 gol e 61 assist (dato: FBREF) in 265 gettoni nel massimo campionato italiano di calcio. Non male, per uno che di professione fa l’attaccante esterno/trequartista e spende tante energie impattando anche in fase di non possesso come un soldatino devoto alla causa.
Berardi ai raggi X
  • Presenze in Serie A: 265
  • Gol: 100
  • Presenze nelle Coppe (Preliminari EL): 4
  • Gol: 5
  • Presenze in Nazionale: 23
  • Gol: 6

LUCIDO E DETERMINANTE

I numeri, però, non dicono tutto: il trequartista del Sassuolo stupisce sempre più per la sua lucidità in prossimità della porta avversaria nonostante l’evidente dispendio energetico nell’arco dei 90 minuti, vuoi al momento di concludere a rete vuoi in quello di innescare i compagni di reparto. Abbiamo ancora negli occhi due frame della sua sfolgorante prestazione contro l’Inter: l’imbucata illuminante per Raspadori e quel formidabile sinistro a giro a sverniciare la traversa dopo una giocata nello stretto da nirvana calcistico. Un aggettivo solo può descrivere il suo campionato sin qui: inarrestabile.

AI PLAYOFF DA PROTAGONISTA

Cosa è cambiato dunque rispetto agli scorsi anni, quando sembrava mancare un centesimo per fare l’euro? Euro 2020 – vissuto da protagonista nelle rotazioni di Mancini e capace di propiziare le due prime importantissime vittorie prima di siglare il fondamentale rigore d’apertura nella lotteria finale contro l’Inghilterra – ha con ogni probabilità alimentato la sua autostima, ma c’è di più: finalmente la resistenza agli infortuni si è ispessita e alla doppia cifra di gol e assist non si accompagna quella di cartellini come spesso gli succedeva in passato. Berardi pare inoltre smaliziato e ormai specialista nel mandare fuori giri gli avversari giocando sporco alla bisogna (comunque entro i limiti della regolarità) senza più sprecare energie in questioni controproducenti. Contro la Macedonia del Nord sarà schierato titolare, nel suo miglior momento in carriera: una responsabilità da maneggiare e al contempo la vetrina perfetta per consacrarsi una volta per tutte
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GLI AVVERSARI TOP

Bernardo Silva, Leao, Joao Felix, Bruno Fernandes: qualora Italia e Portogallo si qualificassero per la “finale” playoff il nostro Mimmo Berardi si troverebbe di fronti alcuni migliori interpreti del suo ruolo, o comunque dei talentuosissimi jolly tra centrocampo e attacco. L’attaccante esterno (sinistro) del Milan Rafa Leao se lo è già trovato di fronte in campionato, quando Berardi dettò legge a San Siro mentre il portoghese marcò visita; confrontarsi con gli altri top player di respiro europeo sarà un ulteriore crash test per un talento nostrano sul punto di esplodere definitivamente dopo prolungata gestazione in provincia. Questo dicono i numeri:
Gol e assist (nei rispettivi campionati)
GIOCATORE SQUADRA GOL/ASSIST
BERARDI SASSUOLO 14/10
LEAO MILAN 8/4
BRUNO FERNANDES M. UNITED 9/6
JOAO FELIX ATLETICO M. 6/4
BERNARDO SILVA M. CITY 7/2

CALCIOMERCATO

Un Europeo da protagonista, una stagione in stato di grazia al Sassuolo, la titolarità nel match più importante dell’anno per la Nazionale… E poi? E poi restare in provincia non avrebbe più senso, perché alle soglie dei 28 anni Domenico Berardi deve giocoforza compiere il fantomatico passaggio in una grande, per esibirsi abitualmente nei grandi palcoscenici, in particolar modo quello della Champions League. Lo vogliono Milan e Napoli perché nelle intelaiature di Pioli e Spalletti andrebbe a nozze, ma il Sassuolo è inflessibile quando si tratta di stimare il cartellino: 30 milioni o niente. Alla finestra pare inoltre essersi affacciata anche la Juventus. Al netto degli scenari di calciomercato, chi lo prende fa l’affare e alza il livello.
“Sono cresciuto moltissimo in questi anni. Ovvio che non nascondo l’ambizione di giocare grandi partite in grandi stadi ma passa tutto attraverso il Sassuolo. Devo dare il massimo ogni partita continuando a confermarmi e non mollare mai. Posso migliorare sotto tanti aspetti e devo lavorare come sto facendo”. (Berardi @DAZN)