Cassano e il Venerdì Santo: lettera aperta a monsignor Savino

LETTERA APERTA A MONS. F. SAVINO, Vescovo di Cassano allo Ionio ed al Clero

Eccellenza Reverentissima, Egregi Sacerdoti del Clero,
La Processione del Venerdì Santo di Cassano allo Ionio non è solo una manifestazione di spiritualità ma è un rito. Un rito che fa parte della nostra tradizione, della nostra cultura, del nostro modo di apprendere e tramandare il messaggio del Vangelo.
Perdonatemi la franchezza, sono pienamente consapevole che non è questo il modo di parlare a delle Istituzioni ecclesiastiche, ma personalmente sono convinto che sotto i vostri abiti sacri ci sono comunque degli uomini, uomini che provano sentimenti, uomini attaccati alle proprie radici, uomini che sicuramente sapranno comprendere il sentimenti di chi si vede privato di un momento unità popolare vero, autentico, puro.
Il giorno del Venerdì Santo i Cassanesi siamo orgogliosi di essere tali.
E questo mi basta per dire che la Processione del Venerdì Santo non può e non deve subire modifiche.
E’ un giorno in cui il popolo di Cassano si manifesta.
E’ il giorno del popolo di Cassano.

Quel popolo che vuole solo piangere e pregare a modo suo per la Madonna e per Gesù.
E forse un sentimento cosi puro e così bello vale più di mille discorsi fatti e mille pagine lette davanti ad un pubblico sicuramente annoiato e poco partecipe.
Eccellenza, ci lasci pregare a modo nostro, il Signore apprezzerà sicuramente di più una preghiera che viene dal cuore.
I riti quaresimali sono iniziati e se davvero, come si dice, tra un pò terminerà lo stato d’emergenza, sicuramente il Venerdì Santo si farà la Processione.
Il mio auspicio è che la Processione tornerà quella di un tempo, si farà dalla mattina.
E’ un desiderio non solo mio, ma di tanta gente che in questi due anni mi ha incontrato chiedendomi di volta in volta, con sguardo impaurito, quali fossero le vostre intenzioni.

Per questo vi chiedo, sempre attraverso Facebook e sempre qualora la processione dovesse svolgersi, di lasciarla immutata negli orari e nei tempi di svolgimento.
Lo chiede il popolo di Cassano, lo chiedono i tempi, lo chiedono i giovani, che vogliono ancora qualcosa in cui credere.
Evitiamo i toni polemici del passato, guardiamo ad un popolo smarrito che nella notte non cerca altro che l’unità, quell’unità di popolo che solo il senso d’appartenenza a questa terra potra ridarci.

Con stima incondizionata
Pasquale Cersosimo