‘Ndrangheta a San Lucido: “Piena luce sugli episodi criminali che negli ultimi mesi hanno allarmato il territorio”

L’operazione di questa mattina della Dda di Catanzaro ha sgominato un’associazione a delinquere molto radicata sul Tirreno Cosentino e in modo particolare sul centro di San Lucidio. Non a caso negli ultimi mesi proprio la cittadina di San Lucido è stata interessata da una escalation di episodi criminali tant’è che la cittadinanza è scesa anche in piazza con il sindaco per protestare e “non arretrare di un millimetro – così diceva il sindaco Cosimo De Tommaso – davanti a infiltrazioni di forme malavitose all’interno del nostro tessuto sociale, economico, produttivo e men che mai culturale”.

Il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Vincenzo Capomolla, nella conferenza stampa nella quale ha illustrato i dettagli dell’operazione, ha avuto modo di approfondire proprio le tematiche legate a San Lucido.

“In effetti il territorio di San Lucido in quest’utlino periodo – ha affermato Capomolla – è stato caratterizzato da una fibrillazione evidente abbastanza inquietante e allarmante con danneggiamenti, incendi, e posizionamenti di bottiglie incendiare a scopo intimidatorio e numerosi di questi episodi sono stati ricostruiti da questa ordinanza di custodia cautelare.

Sono stati ricostruiti come condotte finalizzate a richieste estorsive non solo nei confronti di esercenti di attività commerciali locali (alcune di queste attività commerciali sono state interessate da danneggiamenti mediante utilizzo di ordigni esplosivi) ma anche nei confronti di imprese impegnate nello svolgimento di lavori pubblici di una certa consistenza riguardanti immobili pubblici del territorio di San Lucido, la scuola, la bitumazione dell’asfalto, la manutenzione di un tratto della rete ferroviaria, i lavori sui ripetitori di una società di telecomunicazioni..

Numeroso di queste condotte che hanno inquietato ed allarmato il territorio – ha concluso Capomolla – sono state ricostruite in questa ordinanza e a livello gravemente indiziarie sono state ricondotte ad alcuni soggetti ritenuti ai vertici operativi della cosca di ‘ndrangheta operante a San Lucido”.