‘Ndrangheta, blitz a Viterbo: aggressioni e intimidazioni. 13 arresti

Dalle prime luci dell’alba, i carabinieri del comando provinciale di Viterbo, coadiuvati dal Raggruppamento aeromobili di Pratica di Mare, dalle unità cinofile e da militari dell’VIII Reggimento Lazio, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma, che dispone l’arresto di 13 persone, tutte indagate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso. Sono numerose le perquisizioni tuttora in corso.
E’ stata scoperta un’organizzazione dai connotati mafiosi, dedita principalmente ad imporre il proprio controllo su attività economiche, come ‘compro oro’, locali notturni, ditte di trasloco ed altre attività come i recupero crediti, nella provincia di Viterbo. Le indagini hanno consentito agli investigatori di “ricostruire i tasselli di un mosaico che ha portato alla luce un pericoloso panorama criminale“.

Il sodalizio finito nel mirino del maxi blitz aveva “solidi collegamenti con ambienti ‘ndranghetisti“: l’organizzazione si era imposta a Viterbo e provincia “attraverso una serie di aggressioni e gravi atti intimidatori, esercitando un’azione di controllo del territorio. Particolarmente gravi gli episodi che hanno visto incendiare l’auto a carabinieri“.