‘Ndrangheta e politica: Galati indagato per concorso esterno. La nuova accusa della Dda

Catanzaro – L’ex deputato del centrodestra Giuseppe Galati è indagato dalla Dda di Catanzaro per concorso esterno in associazione mafiosa. La nuova accusa emerge dall’avviso conclusione indagini notificato al politico e ad altre 21 persone nell’ambito dell’inchiesta Quinta Bolgia che nel novembre scorso portò all’arresto di 24 persone tra le quali lo stesso Galati, posto ai domiciliari. Il suo provvedimento fu poi annullato dalla Cassazione. L’inchiesta riguarda presunti illeciti nella gestione del servizio di ambulanze all’ospedale di Lamezia Terme.

Galati è accusato di essersi attivato “in più occasioni a favore della cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte e del sottogruppo Putrino, profondendo il suo impegno politico per l’assegnazione di gare, appalti o posti di lavoro, soprattutto nel campo sanitario, ma anche presso la Sacal”, la società di gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme, “in cambio del costante impegno elettorale da parte degli esponenti della cosca a procurare più voti possibili ai fini dell’elezione, diventando sostanzialmente il politico di riferimento della cosca”.

A poco più di 5 mesi dall’operazione “Quinta Bolgia” scattata lo scorso 12 novembre, la Dda di Catanzaro ha chiuso le indagini a carico di 22 indagati. Tra loro anche l’ex parlamentare Pino Galati. I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica – Dda di Catanzaro, con il supporto dello S.c.i.c.o. di Roma, avevano eseguito 24 ordinanze di custodia cautelare e il sequestro di beni per un valore di 10 milioni di euro. Sotto la lente della finanza, un’indagine sulla cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte dal 2010 al 2018 che tra le tante attività si sarebbe occupata, per come emerso dalle indagini, “attraverso la famiglia Putrino, del controllo del servizio ambulanza dell’Asp”. Una “‘ndrangheta 2.0”, così era stata definita dagli inquirenti, che aveva sbriciolato quello che sarebbe diventato, secondo quanto emerso dalle indagini, un sistema collaudato in mano ai “gruppi Putrino” e “Rocca”, società di onoranze funebri della città, nel gestire il servizio ambulanze dell’Asp di Catanzaro.

I nomi delle persone coinvolte nell’operazione

Pietro Putrino 73 anni; Diego Putrino, 36 anni; Diego Putrino, 51 anni; Vincenzo Torcasio, detto Enzino, 38 anni; Silvio Rocca, 61 anni; Pietro Rocca 63 anni; Ugo Bernardo Rocca, 33 anni; Pietro Ferrise, 59 anni; Alfredo Gagliardi, 40 anni; Tommaso Antonio Strangis, 53 anni; Franco Antonio Di Spena, 45 anni; Pasquale Reillo, 52 anni; Roberto Frank Gemelli, 54 anni; Sebastiano Felice Corrado Mauceri, 56 anni; Giuseppe Galati, 57 anni; Luigi Muraca, 50 anni; Giuseppe Pugliese, 50 anni; Giuseppe Perri, 50 anni; Eliseo Ciccone, 65 anni; Italo Colombo, 48 anni; Giuseppe Luca Pagnotta, 45 anni di Montepaone; Francesco Serapide, 45 anni.