Nicotera, ospedale nel degrado: finalmente il “generalissimo” se n’è accorto

Movimento dell’INDIPENDENZA Italiana

SI DIA UNA MOSSA

Ha aspettato quasi nove mesi, il fumoso “generalissimo” Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Antonio Battistini, per partorire una visita conoscitiva alla Struttura Ospedaliera di Nicotera. Infatti, il generale Battistini ha sostituito Peppe Giuliano, sollevato dall’incarico per motivi poco edificanti, sin dal mese di giugno del 2023.

In questo lungo travaglio, il Commissario Straordinario, era in tutt’altre faccende affaccendato che non trovava il tempo per fare un salto a Nicotera o, forse, perché nessuno gli aveva spiegato che tra le strutture sanitarie dell’Azienda Sanitaria Provinciale c’è anche quella Nicoterese. Comunque, dopo tanta attesa, il nostro, giorni addietro, tra squilli di tromba e rullio di tamburi, ad opera di giornalisti e politici locali, ha varcato l’entrata del mancato nosocomio.

Da quanto si è appreso il Commissario è rimasto trasecolato dello stato di abbandono dall’imponente e importante struttura sanitaria vergognosamente, aggiungiamo noi, mai utilizzata in modo adeguato per dispensare servizi e prestazioni sanitarie nonostante le necessità dei cittadini del Comprensorio. Il Commissario, così come i suoi predecessori, fino ad ora ha colpevolmente trascurato il bisogno di assistenza sanitaria dei cittadini di queste Contrade, cittadini che non sono e non si sentono inferiori agli altri cittadini della Provincia. Si dia una mossa allora e dimostri, per davvero, le sue capacità manageriali nel dare risposte concrete ai bisogni della gente, non dimenticando che tanti cittadini rinunciano a curarsi, non avendo la disponibilità finanziaria per ricorrere alla sanità privata, stante la carenza dei servizi ed i tempi biblici delle liste d’attesa.

Ricordiamo allo stesso, massimo dirigente dell’ASP, che per la struttura sanitaria Nicoterese da tempo sono stati appaltati i lavori per il ripristino facciate della stessa per un importo di oltre 200mila euro mentre, da quasi due anni, sono stati destinati dalla Regione quasi due milioni di euro per la realizzazione della Casa di Comunità ed ancora di là da venire. Quindi, come spesso accade, non dipende dalla mancanza dei finanziamenti ma dalla classe dirigente e dalla burocrazia lumaca, famelica e arruffona che neanche il ricorso al commissariamento ha minimante scalfito.

Il Vice Coordinatore Provinciale

(Enzo Comerci)