Occhiù, ti sei accorto che Cosenza cade a pezzi?

A Cosenza, tra Corso Umberto e Palazzo dei Bruzi, mentre vi parliamo e vi scriviamo, si è aperto un “lago” di melma, acqua sporca, pietre e chissà quanto altro affiorerà da qui a qualche ora. Intorno alle 9,30, improvvisamente, sotto le ruote delle auto che passavano, la strada e l’asfalto si sono sbriciolati per lasciare spazio a ciò che la natura, evidentemente, non poteva più contenere lì sotto. Sono stati minuti di paura e di grande confusione, poi sono arrivati i vigili del fuoco e hanno transennato la strada. Per fortuna, nessuno si è fatto male.

Che cosa può essere successo? Chi percorre quella strada tutti i giorni, sa bene che da qualche tempo c’erano avvallamenti, si capiva che – per usare una parola dialettale – la strada si stava “abboffando” ma evidentemente nessuno tra le nostre pessime autorità ha pensato di intervenire. E così, stamattina, è arrivato il patatrac Da profani quali siamo, possiamo soltanto avanzare qualche ipotesi: il sistema fognario (i tombini tanto per essere ancora più chiari) ma anche quello delle condutture dell’acqua, evidentemente, dovevano essere arrivati al collasso senza che nessuno se ne sia accorto. Eppure, in ogni città degna di questo nome, specie quando è alle porte la stagione delle piogge, si puliscono (“stippano” se non capite l’italiano) i tombini per evitare guai. Tutti vediamo lo stato di degrado in cui versa la rete cittadina che, come accertato dalla Corte dei Conti di Catanzaro, disperde quasi il 50% della preziosa risorsa idrica erogata all’ingrosso dalla Sorical al Comune. Quella rete, benché il sindaco cerchi di imputare a Sorical presunti mancati interventi, è di proprietà dell’Ente e ricade sotto la sua esclusiva responsabilità gestionale e manutentiva. E’ chiaro? Occorrerà scavare, circoscrivere (e non sarà facile) l’origine di tutto questo macello e c’è da sperare soltanto che si faccia presto.

Quanto alle responsabilità, è sotto gli occhi di tutti che il sindaco della città non ha la più pallida idea di come si gestisce un Comune: del resto, anche in altre zone della città in questi giorni si aprono voragini (via XXIV Maggio e Piazza Amendola) e lui pensa beatamente ai cazzi suoi, alle sue candidature, alle luminarie di Natale, al concerto di Capodanno e ai suoi progettini di parchi del benessere (sic!) per alzare ancora soldi… Occhiù, ti sei accorto che Cosenza cade a pezzi? Sveglia!