“Occhiuto a Roma non conta più nulla, per i tirocinanti solo chiacchiere”

Occhiuto a Roma non conta più nulla, per i tirocinanti solo parole.

La questione dei tirocinanti calabresi è ormai da tempo balzata alle cronache regionali e nazionali per la particolarità della situazione in cui si trovano quasi 5000 famiglie calabresi. È bene ricordare che la maggior parte di questi lavoratori provengono dalla mobilità in deroga, e da anni svolgono tirocinio, senza alcun contributo previdenziale, senza aver riconosciute ferie o permessi, negli enti locali e non solo della Regione Calabria. A questi si aggiungano i 257 tirocinanti ministeriali rimasti fuori dal concorso dei 1956 che prevedeva la contrattualizzazione a 18 mesi, previo concorso, per i tirocinanti dei ministeri Mic, Mim e Giustizia.

Facendo un passo indietro, nella campagna elettorale Occhiuto insieme a Cannizzaro promisero e ottennero il concorso per i tirocinanti ministeriali e un aumento dell’indennità di tirocinio da 500 a 700 euro. È inutile rimarcare le pose, che i parlamentari forzisti, si spararono, autoproclamandosi i salvatori dei precari calabresi. D’altronde se nessun altro aveva avuto il coraggio di costruire un minimo di percorso verso la contrattualizzazione, anche se minima, l’azione dei due Forzisti parve da subito un passaggio rivoluzionario per la vertenza.

Purtroppo per loro però, la parabola durerà poco. Il concorso dei 1956 si perde nei meandri della burocrazia e interessi politici. Tanto è vero che le prime assunzioni vedranno la luce dopo oltre un anno e mezzo da girone Dantesco per i quasi 2000 tirocinanti che presero parte al concorso.

Non contenti, Occhiuto e Cannizzaro ci riprovano, presentando una serie di emendamenti per portare a contrattualizzazione i tis e salvare i 257 ministeriali rimasti fuori dal concorso. È in questo percorso che i parlamentari forzisti prenderanno una bocciatura dietro l’altra. Emendamenti ritirati, ripresentati, bocciati oppure fatti fuori dagli stessi firmatari di maggioranza. Ne viene fuori un pastrocchio di norma per i tis che però non ha copertura finanziaria, oltre che, con la previsione di un concorso con riserva del 50% che rischia seriamente di mettere a repentaglio il futuro dei tirocinanti stessi. Ciliegina sulla torta, si mette in campo l’ennesima possibilità di proroga con un taglio di oltre 25 milioni, rispetto a quelli richiesti negli emendamenti.

Per i 257 ministeriali invece, che doveva essere il passaggio più facile, considerato che le risorse a copertura dei posti rimasti disponibili sono fermi alla funzione pubblica, l’emendamento viene ancora una volta ritirato e poi bocciato dagli stessi firmatari di maggioranza.
Tutto questo è il segno tangibile del fatto che Occhiuto non ha più le coperture dovute in parlamento, e gli emendamenti ogni volta diventano terreno di ricatto e di scontro, oltre al fatto che, i parlamentari mandati alle camere, non hanno le capacità politche di portare a casa una partita così importante per l’intera Calabria.

Sveglia Calabria