Occhiuto e Paolini, così lontani così vicini

Enzo Paolini e Mario Occhiuto

L’ultimo concitato consiglio comunale aperto sulla sanità ha unito i destini di Mario Occhiuto ed Enzo Paolini. Così vicini, così lontani. Teoricamente sono stati sempre avversari accaniti, senza esclusione di colpi. Ma poi, andando a scandagliare meglio, ci sono molti interessi che li uniscono. Per la sanità, evidentemente, le visioni generali di Mario ed Enzo coincidono. Se è vero, com’è vero, che il documento votato in Consiglio l’altro giorno, li ha visti magicamente votare nello stesso modo. Con grande disappunto di una parte del centrosinistra. Quella che si richiama alle posizioni (diciamo così) di Carlo Guccione. Che non è mai stato leader di nessuno e oggi sogna di fare il sindaco, sempre che risolva i suoi seri problemi giudiziari (voto di scambio per i precari che avrebbe fatto assumere all’Asp).

Occhiuto e Paolini, inoltre, hanno il destino comune di non conoscere affatto il loro futuro politico perchè su entrambi pende la spada di Damocle della Dda di Catanzaro. E’ del tutto evidente che il pm Pierpaolo Bruni sta indagando su entrambi. Di conseguenza, ecco un altro motivo per ritenerli ancora “vicini”.

Qualche mese fa Occhiuto e Paolini, in una delle tante occasioni che li ha visti contrapposti, si sono scambiati accuse al vetriolo ma una replica del sindaco ha messo in molti sul fatidico chi va là.

Ecco cosa dichiarava Occhiuto sul suo profilo Facebook:

“… Quando governavano la città non hanno pensato ad altro che ad acquisire terreni in prossimità di aree di sviluppo (vedi Ponte di Calatrava), con gli amici alla Regione e nelle ASL, continuano ancora oggi a “sbancare” la sanità a spese dei poveri ammalati e dei medici, avevano creato un sistema di caporalato per sfruttare i poveri lavoratori delle cooperative utilizzando i prepotenti e candidandoli pure nelle liste elettorali… Questa è sinistra? No, questa è la sinistra al potere a Cosenza, una sinistra consumata e di falsi moralisti, ipocrita e borghese, distaccata dalle persone e agganciata ai gruppi trasversali, politici, affaristici e che non rappresenta i suoi veri ideali. La vera sinistra lavora con noi, e sarà sempre al nostro fianco…“.

Ora, al netto della facile ironia sui rapporti tra Mario Occhiuto ed Enza Bruno Bossio e sulla gestione delle cooperative da parte del sindaco, in quanto scriveva qualche mese fa ci sono molti spunti per aprire gli occhi.

Di conseguenza, senza parteggiare per l’uno o per l’altro (e ce ne guarderemmo bene perchè, a nostro avviso, i politici sono tutti uguali), la sensazione, già quando litigavano, è che ci si trovasse davanti a diatribe quasi montate ad arte per ottenere un po’ di attenzione su di loro. Entrambi maneggiano parecchi denari (forse in questo Paolini è più lungimirante di Occhiuto) e hanno messo le mani sulla città in maniera spregiudicata. Si accusavano a vicenda, è vero, ma mentre lo facevano, qualcuno non ha dimenticato che il sindaco Occhiuto, nello scegliere i settori della città dove realizzare le zone franche urbane, ha inserito anche Gergeri.

E qui casca l’asino. In città girano molte voci sul fatto che Paolini possa avere interessi su una serie di terreni di Gergeri, che sarà il nuovo sito dove far calare le colate di cemento dei palazzinari.

I terreni non sono di sua proprietà ma potrebbero essere di persone riconducibili alla sua famiglia. E questo trattamento di riguardo di Occhiuto su Gergeri potrebbe essere molto funzionale a eventuali interessi economici di Enzo Paolini.

Occhiuto e Paolini, pertanto, non hanno mai incantato nessuno con le loro finte diatribe successive all’elezione a sindaco di Mario. E adesso, con la storia della sanità, hanno reso addirittura pubblica la loro intesa di fondo.

Nessuno può prevedere il futuro, è chiaro. Ma in attesa degli eventi oggi più che mai Mario ed Enzo, da tanto lontani che erano, sono diventati vicinissimi. Fanno quasi tenerezza. Guardate come sono carini!