Omicidio a Cetraro, è stato il cognato Paolo Di Profio

Il luogo dell'omicidio (foto cn24)

Paolo Di Profio, infermiere presso la sala operatoria dell’ospedale di Cetraro, 47 anni, ha ammesso le sue responsabilità davanti agli investigatori e al pm. E’ stato lui ad uccidere la cognata, Anna Giordanelli, dottoressa medico di base.

Il movente alla base dell’omicidio sarebbe il rancore che questi aveva nei confronti della cognata per aver accolto la sorella (quindi la sua ex moglie) in casa dopo la loro separazione, avvenuta tempo fa. 

foto cn24
foto cn24

Di Profio riteneva responsabile della sua separazione Anna Giordanelli e i suoi familiari hanno indirizzato con precisione gli inquirenti a Paolo Di Profio. I familiari hanno raccontato ai carabinieri di quell’uomo violento, convinto che fosse stata la dottoressa a convincere l’ex moglie a lasciarlo.

L’infermiere Paolo Di Profio è anche sotto indagine amministrativa per uso di sostanze stupefacenti derivanti dalle fiale utilizzate in anestesia.

Di Profio aveva covato rancore nei confronti della dottoressa Anna Giordanelli e conosceva bene le sue abitudini, ragion per cui era certo di trovarla nei pressi della chiesa di San Francesco ieri pomeriggio. Era armato di un piede di porco, di conseguenza è andato lì con l’intenzione di uccidere. Del resto, la violenza con la quale ha colpito Anna Giordanelli lascia pochi dubbi sulle intenzioni di Di Profio. La donna è stata colpita con violenza con la parte biforcuta del piede di porco, che le ha provocato una ferita molto profonda alla testa, che l’ha uccisa sul colpo. Subito dopo l’omicidio, l’infermiere si è allontanato velocemente e contava di non essere stato visto da testimoni.

Ha provato a nascondersi e stamattina non si è recato sul posto di lavoro. I carabinieri però erano già sulle sue tracce dopo aver parlato con i familiari. Poi, la convocazione in caserma e il crollo dopo alcune ore di interrogatorio.

Pare che Di Profio fosse in cura per problemi psichiatrici e sono numerosi gli episodi di violenza che l’hanno visto protagonista, anche sul posto di lavoro.