Omicidio Bergamini, 30 giorni di proroga per le perizie su telefoni e pc di Internò e Conte

La Procura di Castrovillari ha concesso al perito Gaetano Accorinti, trenta giorni di proroga per esaminare i due telefoni e il computer sequestrati lo scorso 29 marzo nell’ambito dell’inchiesta per la morte dell’ex calciatore del Cosenza Donato “Denis” Bergamini.
Il Tribunale di Castrovillari alla presenza del Procuratore, Eugenio Facciolla, titolare dell’indagine, aveva affidato l’incarico il 12 aprile scorso. Le operazioni peritali sul materiale sono iniziate il 18 aprile e dovevano essere concluse entro oggi, ma è arrivata la richiesta di proroga del perito che, salvo ulteriori concessioni di tempo, dovrà chiudere gli esami peritali entro un mese.

Insieme ad Accorinti c’è anche il perito di parte della famiglia Bergamini, Marco Zonaro, titolare del CrimeLab (laboratorio di criminalistica forense) di Roma, indicato dall’avvocato Fabio Anselmo che rappresenta Donata Bergamini e i genitori di Denis.

Tra il materiale da analizzare ci sono gli smartphone di Isabella Internò, ex fidanzata di Bergamini, e di suo marito Luciano Conte, oltre ad un computer nella loro disponibilità posto anch’esso sotto sequestro.

Come si ricorderà, Luciano Conte è il terzo indagato in ordine cronologico nella vicenda Bergamini. Il nome del poliziotto, poi divenuto marito della Internò, fu tirato in ballo già nell’immediatezza del fatto nel 1989, quando il 18 novembre Denis fu ritrovato cadavere nei pressi di un tir sulla Statale 106 a Roseto Capo Spulico. Ora la Procura di Castrovillari lo sta indagando per favoreggiamento personale. Molto più pesanti le ipotesi di reato a carico di Isabella Internò e del rosarnese Raffaele Pisano, autista del Tir: per loro l’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai motivi abietti e futili e dalle sevizie.

Fonte: Crotone News