Omicidio Bergamini, 35^ udienza. Fabio Anselmo: “Il procuratore Abbate ha depistato subito le indagini”

Ottavio Abbate

Al termine della 35^ udienza del processo Bergamini, nel corso della quale ha testimoniato il giornalista Giuseppe Milicchio (https://www.iacchite.blog/omicidio-bergamini-35-udienza-milicchio-la-caserma-dei-carabinieri-di-roseto-era-vicinissima-perche-la-interno-non-e-stata-portata-li/), il legale della famiglia del calciatore Fabio Anselmo ha rilasciato un’intervista all’agenzia Ansa.

“L’udienza è stata proficua perché il teste ha inserito un nuovo elemento a seguito del suo sopralluogo dell’epoca, vale a dire che la caserma dei carabinieri era più vicina del bar di Infantino, dove fu accompagnata la Internò e dunque, non si capisce perché non fu condotta in caserma per le telefonate.

Il teste poi ci ha parlato di un’intervista del procuratore di Castrovillari dell’epoca Ottavio Abbate, completamente fuorviante perché difende la tesi Internò in barba a quelli che erano gli interessi di allora del Cosenza Calcio e questo fa riflettere. Abbate difende la tesi Internò – ha aggiunto il legale – che non era sostenibile e da qui nasce tutto, anche i depistaggi avviati fin dai primi atti che appartengono alla cronaca di questo processo”.