Omicidio Bergamini, la Internò e le sue “rivali”. Gli avvertimenti, il biglietto e le lettere a Graziella: “Denis è morto per colpa tua!”

Dopo la fine del rapporto sentimentale tra Denis Bergamini e Isabella Internò, la donna non si rassegna e inizia una lunga serie di “appostamenti”, avvertimenti e minacce mirati ad evitare che il calciatore possa allacciare altre relazioni. Ci sono decine di testimonianze in tal senso. Ed è anche da queste testimonianze che riprenderà, lunedì 10 gennaio, il processo in corso a Cosenza contro la Internò, accusata di omicidio volontario pluriaggravato. Tra le testimonianze previste per lunedì 10 gennaio, oltre a quella dell’ex calciatore e compagno di squadra di Denis, Sergio Galeazzi, anche quelle di Amelia Bargone e Angelina Fusinato, delle quali si parla nell’informativa della procura di Castrovillari dalla quale è scaturito il procedimento penale contro la Internò. 

Nella città di Cosenza è immutata l’ammirazione delle donne per BERGAMINI, a maggior ragione perché si è diffusa la notizia della separazione tra questi e Isabella INTERNÒ. Nella primavera del 1989 il calciatore stringe amicizia con Amelia BARGONE, la donna ricorda che BERGAMINI abitava ancora a Commenda di Rende in via Fratelli Bandiera e ricorda altresì di una ragazza, che successivamente seppe essere Isabella INTERNÒ, la quale spesse volte, mentre il calciatore si intratteneva con lei, si avvicinava chiedendogli di poter parlare con lui:
“…Conoscevo Donato Bergamini avendolo conosciuto nella zona di Commenda, nei pressi della villetta. Ricordo di averlo conosciuto prima dell’estate 1989; durante la nostra amicizia mi accorsi che c’era una ragazza che, mentre eravamo fuori a parlare, lo chiamava e voleva parlare con lui. Poiché tale episodio si è ripetuto almeno, sulla base dei miei ricordi 3 volte, chiesi a Bergamini chi fosse. Mi rispose che era la sua ex, Isabella Internò. Gli chiesi allora come mai la sua ex lo cercasse; lui mi rispose che avevano comunque avuto una storia in precedenza. Notavo però che Bergamini non riusciva a dire di no alla Internò in quanto si allontanava per parlare con lei. Però mi accorgevo che non era contento dell’agire pressante della Internò la quale, secondo la mia impressione lo faceva apposta e forse anche quando Bergamini parlava con altre ragazze, irrompeva volendo parlare a forza con lui…

Quando conobbi Bergamini, lui abitava a Rende in Via Fratelli Bandiera, nei pressi della
villetta. Se non mi sbaglio subito dopo l’estate1989 Bergamini andò ad abitare a Cosenza, in zona Città 2000. Comunque lui veniva spesso a Commenda, che era il posto dove i calciatori stavano nel tempo libero… nelle occasioni in cui Bergamini si allontanava per parlare con Internò Isabella, ricordo che mentre Bergamini le parlava in modo tranquillo, lei
era agitata, gesticolava in continuazione…”.
Amelia BARGONE, per via della sua amicizia con Donato BERGAMINI, risulta essere invisa ad Isabella INTERNÒ, così come lo era Angelina FUSINATO. Quest’ultima quando è stata escussa nel 2018 ha difatti raccontato “…A me personalmente la Internò non ha mai rivolto la parola, anzi il suo modo di fare mi mostrava palesemente che non mi poteva vedere, forse perché aveva notato la simpatia che c’era fra me e Denis o perché, magari, qualcuno glielo aveva detto…”.

Amelia BARGONE narra un episodio circostanziato dal quale emerge il sentimento di rabbia provato da Isabella INTERNÒ nel vedere Donato BERGAMINI chiacchierare e intrattenersi con altre ragazze. Un giorno la INTERNÒ, che più volte aveva visto BERGAMINI parlare con la BARGONE, la incontra ai semafori di Quattromiglia di Rende ferma con la sua automobile. Ebbene, dopo essersi affiancata all’autovettura di questa, la INTERNÒ approfitta di ogni fermata determinata dal segnale di rosso del semaforo per apostrofare la BARGONE con epiteti volgari: “…Una volta, poi, ricordo che ero nella mia autovettura, una Fiat 126, e stavo andando all’Università. Ero ferma ai semafori di Quattromiglia, mi si affiancò un’auto di colore grigio e riconobbi nella Internò Isabella la guidatrice. Ebbene la Internò mi riconobbe e, rivolgendosi a me, mi apostrofò con il termine <puttana>, ripetendolo durante la sosta ai semafori. Io collegai il comportamento della Internò con la mia amicizia con Bergamini…”.

Un’altra ragazza nei cui confronti Isabella INTERNÒ prova risentimento è Graziella DE BONIS, per la quale Donato BERGAMINI ha, invece, una particolare simpatia. La conoscenza fra i due risale al 1986:“…Ho conosciuto Donato Bergamini tramite il calciatore Luigi Simoni che era amico della mia sorella più grande Rosaria, da noi chiamata Rossana. L’ho conosciuto nella piazzetta di Commenda di Rende, luogo frequentato dai giovani e anche dai calciatori… Penso che ciò risalga al 1986…”.

Graziella DE BONIS frequenta lo stesso Istituto scolastico di Isabella INTERNÒ, l’Istituto Commerciale di Quattromiglia di Rende “F. Todaro” e si conoscono di vista, solo che la DE BONIS non è ben vista dalla INTERNÒ, come riferito da Elena TENZI, amica e compagna di classe di Graziella DE BONIS. Elena TENZI conosce Donato BERGAMINI a settembre del 1989, perché presentatogli dall’amica DE BONIS, la quale ha iniziato a frequentare il calciatore: “…Ho conosciuto il calciatore Donato Bergamini se non sbaglio a settembre 1989, in realtà io l’ho conosciuto tramite la mia amica De Bonis, la quale aveva iniziato a frequentare Bergamini, infatti tra i due c’era una certa simpatia… Da quello che ricordo, Bergamini era molto preso dalla mia amica De Bonis e secondo me, se non fosse morto, tra i due sarebbe nata una storia. Infatti era noto che Bergamini si era lasciato con la precedente fidanzata Internò Isabella e, se non ricordo male, penso proprio che l’avesse lasciata lui e che lei non accettasse tale separazione… Inoltre posso dire che Bergamini era una persona educata, garbata e seria, questo suo modo di essere lo manifestava anche nell’amicizia con la De Bonis… Inoltre ricordo che la Internò ce l’aveva con la De Bonis, proprio per il legame che aveva con Donato Bergamini…”.

Dalla testimonianza di Elena TENZI, possiamo ritenere che l’avversione di Isabella INTERNÒ per la DE BONIS sia da collocare al momento in cui BERGAMINI inizia a frequentarla, quindi da settembre del 1989; la TENZI ha altresì ritenuto plausibile che la INTERNÒ abbia potuto vedere l’amica, mentre in sua compagnia parlava con BERGAMINI: “…ritengo plausibile ritenere che la Internò abbia potuto vedere me e la mia amica De Bonis parlare con Bergamini…”.. Ciò deve essere successo almeno due volte, giacché abbiamo due episodi distinti della INTERNÒ che vede BERGAMINI parlare con la DE BONIS, raccontati uno dalla stessa DE BONIS e l’altro dall’amica Elena TENZI: – la DE BONIS ricorda che Isabella INTERNÒ li vide parlare insieme qualche giorno prima della morte del calciatore, a Commenda di Rende. In quel frangente la INTERNÒ salutò il calciatore con un <ciao>, andò subito via, senza intrattenersi.

In verità in quell’occasione, a qualche giorno dalla morte, BERGAMINI stava invitando Graziella DE BONIS ad uscire la sera di domenica 19 novembre 1989, dopo la partita con il Messina. Era la prima volta che accadeva: “…qualche giorno prima che morisse, Bergamini mi invitò a vederci la domenica dopo la partita nella piazzetta. Ricordo che ci incontrammo sempre nella piazzetta di Commenda di Rende e insieme a Bergamini c’era il compagno di quadra Michele Padovano, mentre io ero con la mia amica di classe, Elena Tenzi. Ricordo che l’invito di Bergamini era rivolto ad entrambe, nel senso che era molto aperto…Mi sorprese il fatto che ci intrattenemmo a parlare un po’ di più, rispetto al solito e poi il fatto dell’invito, che era la prima volta che accadeva…Quando Bergamini invitò me e la mia amica ad uscire… passò e ci vide la Internò Isabella la quale ricordo che salutò Bergamini e se ne andò via…”.

– La TENZI, invece, ha ricordato di una volta in cui lei e l’amica DE BONIS parlavano con BERGAMINI, sempre a Commenda di Rende, in quell’occasione passò di lì la INTERNÒ, che si trovava a bordo di un autobus, la donna li vide e li guardò in maniera attenta e interessata: “…ricordo una volta che io e la De Bonis ci trovavamo a Commenda insieme a Bergamini e vedemmo la Internò a bordo di un autobus che ci guardava in maniera attenta e interessata…”.

Dagli elementi raccolti è lecito supporre che Isabella INTERNÒ, durante la storia con BERGAMINI, si fosse accorta della simpatia che costui provava per questa ragazza e, considerata la sua gelosia, abbia iniziato a nutrire sentimenti non benevoli nei confronti di essa. Nel momento in cui la INTERNÒ vede più volte BERGAMINI parlare con Graziella DE BONIS può essersi insinuata nella sua mente l’idea di un avvicinamento tra i due. Da qui il sentimento di ostilità verso Graziella DE BONIS, raccontato dall’amica Elena TENZI.

Ci sono dei motivi specifici alla base della valorizzazione, in questa sede, dei sentimenti di Isabella INTERNÒ nei confronti di Graziella DE BONIS, motivi che sono da individuare in alcuni episodi sgradevoli che hanno interessato la DE BONIS riconducibili alla sua amicizia con Donato BERGAMINI e che, se analizzati attentamente, possono condurre a ritenere non così peregrina l’idea di un probabile coinvolgimento della Internò dietro tali accadimenti.

Il primo di tali eventi risale a prima della morte di Donato BERGAMINI e lo racconta Elena TENZI, come già ricordato amica e compagna di classe di Graziella DE BONIS. Protagoniste di tale episodio sono due compagne di classe di Isabella INTERNÒ, molto amiche della
stessa, ossia Stefania e Teresa LIBERO – gemelle – le quali affrontarono la DE BONIS avvertendola di farsi da parte con BERGAMINI: “…Sì, ricordo degli episodi spiacevoli che coinvolsero la De Bonis Graziella, episodi legati alla sua amicizia con Bergamini. Uno di questi episodi riguarda le gemelle Libero, che erano molte amiche della Internò. Infatti ricordo la Internò a scuola sempre insieme alle due gemelle Libero. Inoltre ricordo che la Internò ce l’aveva con la De Bonis, proprio per il legame che aveva con Donato Bergamini… quel che rammento è che le gemelle Libero, non ricordo se durante l’ora di ricreazione o durante la lezione di educazione fisica, “aggredirono” verbalmente la mia amica De Bonis,
avvertendola che doveva farsi da parte con Bergamini, posso pensare per lasciare campo libero a Internò Isabella…” .

In merito Graziella DE BONIS ha riferito di non ricordare tale accadimento, pur non escludendo che si sia potuto verificare: “…in base alla mia memoria, considerato il trascorrere del tempo, in merito alle gemelle Libero… non ricordo l’episodio riferito dalla mia amica Elena Tenzi, che lei mi ha detto, ossia che le gemelle Libero un giorno a scuola
mi dissero che dovevo lasciar stare Bergamini per lasciare campo libero alla Internò. Non so dire se tale episodio si sia verificato o meno: io non lo ricordo…”.

Altri due episodi si sono verificati subito dopo la morte di Donato BERGAMINI.

1) a distanza di pochi giorni dalla tragica morte del calciatore, Graziella DE BONIS riceve un biglietto anonimo nel quale viene accusata di essere la causa della morte di Donato BERGAMINI.

La donna affranta da tale invettiva, si confida con l’amica Elena TENZI e con Stefano RUVOLO, compagno di squadra di BERGAMINI e amico della DE BONIS: “…Pochi giorni dopo la morte di Bergamini ricevetti un biglietto anonimo, non so dire se lo trovai nella buca delle lettere o se a scuola, non ricordo le parole esatte ma il contenuto sì: in pratica mi si accusava che se Bergamini era morto era per causa mia…. Non ricordo se ho mostrato il biglietto a qualcuno o se mi limitai a confidarmi con mia sorella Rossana e con i miei amici Elena Tenzi e Ruvolo Stefano…. Ancora oggi non mi sono data una spiegazione del perché mi venne recapitato quel biglietto. La presi come una cattiveria e non mi chiesi nemmeno chi potesse averla scritta e né tantomeno ho cercato di capire, chiedendo magari in giro, chi potesse essere stato l’autore…”.

Elena TENZI ricorda alcune lettere ricevute dall’amica, una in particolare dal contenuto aspro e cattivo verso questa, ma non ne ricorda il tenore. La TENZI ha pure riferito di aver, fin da subito, pensato insieme all’amica DE BONIS, alla INTERNÒ quale autrice della lettera: “…

Altro episodio riguarda almeno una lettera che ha ricevuto la De Bonis, se non sbaglio ciò è avvenuto dopo la morte di Bergamini giacché ricordo che la mia amica De Bonis era prostrata e affranta e quindi, ad aggravare questo stato d’animo, la De Bonis ricevette una lettera, non ricordo se fu una sola lettera o più di una e il modo in cui le venne recapitata… Ricordo che la De Bonis mi lesse la lettera, che aveva dei toni molto aspri e brutti nei suoi
confronti; sinceramente non ne ricordo il contenuto, ma ricordo che non era affatto benevolo nei confronti della mia amica, anzi tutt’altro ed entrambe, subito, abbiamo pensato alla Internò come la persona che avesse scritto la lettera, in quanto convinta che la
De Bonis le aveva rubato il fidanzato. Invece come già detto si sapeva in giro che era stato Donato Bergamini a lasciarla…”

Anche Stefano RUVOLO ha parlato di più lettere ricevute dalla DE BONIS: “…a distanza di qualche settimana o mese dalla morte di Bergamini, la De Bonis mi disse che stava ricevendo biglietti con messaggi da parte di amiche di Isabella Internò nei quali accusavano la De Bonis del fatto che Denis era morto per causa sua…” .

2) Il secondo episodio che ha avuto per protagonista la DE BONIS vede di nuovo il coinvolgimento delle gemelle Teresa e Stefania LIBERO (o di una di esse) e si verifica allorquando la DE BONIS viene fatta uscire dalla classe e invitata a non essere addolorata per la morte di BERGAMINI, perché l’unica che lo poteva essere era Isabella INTERNÒ: “…ricordo un altro episodio, che successe dopo la morte di Bergamini, anche se non so dire il periodo preciso. Ero a scuola, venni fatta uscire dalla classe dalle gemelle Libero (non ricordo se era una sola o entrambe) le quali mi dissero che non dovevo essere addolorata per la morte di Bergamini perché solo la Internò poteva esserlo. Rimasi colpita da questo episodio ma non chiesi spiegazioni alle gemelle. Non so dire se le gemelle Libero abbiano agito di propria iniziativa o se fossero state mandate da qualcuno. Loro due comunque frequentavano la classe di Isabella Internò…”

Non siamo davanti al gesto ingenuo di due ragazzine e gli episodi vanno caricati di valenza investigativa, se collegati all’altro episodio, inquietante, del biglietto anonimo giunto a Graziella DE BONIS con la quale la donna veniva accusata del fatto che BERGAMINI era morto per causa sua.

In questo caso siamo di fronte ad un episodio dal punto di vista investigativo non trascurabile se pensiamo al fatto che qualche giorno prima della morte di BERGAMINI, Isabella INTERNÒ aveva visto il calciatore, nella piazzetta di Commenda di Rende, parlare proprio con Graziella DE BONIS, da lei considerata una rivale.

Inoltre, v’è da dire che chiunque abbia scritto quel biglietto, sapeva che il calciatore non si era affatto suicidato. Valutato come elemento a sé, tale episodio può sembrare irrilevante, ma se lo si mette in rapporto con altre situazioni diventa un tassello non secondario nel mosaico di riscontri probatori che portano a ritenere plausibile che in Isabella INTERNÒ, a qualche giorno di distanza dalla morte di BERGAMINI, stesse crescendo l’amarezza e la frustrazione per tutta una serie di eventi (vedere BERGAMINI parlare e intrattenersi con altre donne, mentre con lei si limitava ad un solo <ciao>, in un luogo, la piazzetta di Commenda di Rende che tante volte li aveva visti passeggiare come fidanzati, in una città in cui lei era stata da sempre considerata la fidanzata, la ragazza, del calciatore Donato BERGAMINI) e che l’aver visto costui parlare con Graziella DE BONIS può essere stato un fattore scatenante il suo proposito di vendetta.

Considerato il contenuto del biglietto anonimo ricevuto da Graziella DE BONIS, con la quale veniva additata come causa della morte di BERGAMINI, non ci si deve stupire se la donna, quando è stata sentita sia nel 2012 che nel 2017, abbia cercato di accreditare la tesi di una conoscenza superficiale con Donato BERGAMINI, negando quindi quella frequentazione di cui ha parlato l’amica Elena TENZI…

Il lavoro investigativo svolto porta ad affermare, fondatamente, che Isabella INTERNÒ fino all’ultima settimana di vita di Donato, abbia cercato di parlare con lui per poter riallacciare quel legame affettivo che non riusciva a considerare finito per sempre. L’assoluta pervicacia con la quale la donna va alla ricerca del calciatore è sintomatica della mancata rassegnazione alla fine di quel rapporto e della speranza che potesse continuare, come affermato dalla stessa INTERNÒ durante la deposizione resa il 23 novembre del 1989: “…devo altresì dire infine che è stato Denis a volere la chiusura del nostro rapporto e che io avrei fatto qualsiasi cosa perché lo stesso continuasse…”. Isabella INTERNÒ, giammai rassegnata alla separazione da BERGAMINI, è sempre a conoscenza dei suoi spostamenti e cerca disperatamente di parlare con lui. E non mancano altri episodi ed altre testimonianze al riguardo.