Omicidio Bergamini, udienza preliminare aggiornata al 17 e al 20. Le intercettazioni della consulente di parte mettono in crisi la Internò e i suoi familiari

Cstrovillari (Cosenza) – È stata aggiornata al 17 e al 20 settembre l’udienza preliminare per l’omicidio di Donato “Denis” Bergamini, il calciatore morto nel novembre del 1989 in circostanze mai chiarite. Il procedimento vede imputata Isabella Internò, ex fidanzata del giocatore del Cosenza. Stamattina, davanti al Gup del Tribunale di Castrovillari, Lelio Festa, si è tenuta la prima udienza preliminare dopo la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti della donna, accusata di aver preso parte a quello che ora si ipotizza essere stato un omicidio volontario. Internò è accusata di concorso in omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili, con altre persone rimaste ignote e che avrebbero inscenato un finto suicidio.

E’ la terza volta che si arriva in tribunale per la morte di Denis Bergamini, avvenuta il 18 novembre 1989. Il calciatore del Cosenza fu ritrovato senza vita lungo la statale 106, nel tratto che attraversa il comune di Roseto Capo Spulico, sotto le ruote di un camion.

Nell’udienza di oggi si sono costituite le parti civili ed è stato effettuato l’esame delle questioni preliminari. “Un’udienza tecnica, ed è stato fissato un calendario” ha detto il legale della famiglia Bergamini, Fabio Anselmo. Che ha aggiunto: “La cautela che avevamo penso possa essere dissipata e siamo soddisfatti. Noi non ci arrendiamo: ci sono delle questioni come quella delle intercettazioni che sono a nostro avviso infondate…” . Anselmo in particolare ha parlato di una serie di intercettazioni successive all’incidente probatorio nel corso del quale è stato certificato senza possibilità di dubbio che Denis Bergamini è stato soffocato e ucciso e poi disteso sull’asfalto per inscenare il suicidio. Il legale si riferisce alle intercettazioni della consulente di parte della difesa che ammette in alcune conversazioni con il marito e il cognato di Isabella Internò che “il corpo di Denis ha parlato”.

“Ci sentiamo sollevati e fiduciosi per il futuro. E’ un momento importante e significativo. Crediamo – ha concluso l’avvocato Anselmo – in un giudizio collaborativo che possa tradurre in giustizia quello che già sappiamo“. Le udienze si terranno il 17 e il 20 settembre.