Padre Fedele: “Ma Briatore e i suoi barbari conoscono i drammi di Cosenza?”

Padre Fedele Bisceglia

Goti, Visigoti, Unni, Attila, Vercingetorige, Alarico ed altri barbari scendono in Calabria, meta speciale preferita: Cosenza.

Ma non sono le Invasioni di Luca Ardenti e Franco Dionesalvi ai tempi del vecchio leone Giacomo Mancini senior.

Mancava un ricco sfondato, Briatore, che non vive in Italia e non conosce Cosenza. Ha visto la città solo in fotografia sui social. Ora la rosa dei barbari pronti a saccheggiare la splendida mia e nostra città, è completa o quasi.

Briatore e i vip che gozzovigliano, mangiano, bevono, danzano ed altro fino all’alba come fanno a capire che i cosentini si svegliano, o meglio decidono di alzarsi ed iniziare il nuovo giorno nella speranza di trovare un’occupazione?

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Com’è strana la vita: i ricchi come Briatore e i vip della Tv se la spassano e sguazzano nella ricchezza sfrenata mentre i poveri vivono da disperati.

Gli invasori, i barbari scendono nella nostra bella e ridente città per depredare ancora quel poco che è rimasto, carpendo la buona fede degli sfortunati.

Cosa ne sa Briatore del dramma dei poveri di via Popilia, via Gergeri, San Vito, dove abitano i nostri fratelli rom? Cosa ne sa Briatore e altri vip dei poveri che vivono nei casolari abbandonati? Cosa ne sanno questi barbari delle centinaia di famiglie che ogni giorno bussano alle nostre organizzazioni, Oasi Francescana, Paradiso dei Poveri, Auser, Testimoni di Geova, Caritas diocesana, parrocchie e altro? 

Cosa ne sanno questi barbari invasori, Briatore in particolare, della parrocchia di San Nicola che ogni mattina viene presa d’assalto da poveri che entrano con le mani vuote ed escono con le mani piene? Oppure della scena commovente dei poveri che attendono monsignor Serafino Sprovieri all’uscita della Chiesa del Carmine per ricevere qualche moneta?

Ho solo citato qualche esempio ma le chiese di Cosenza sono tutte impegnate ad aiutare i poveri che sono la Carne di Cristo, come li ha definiti il gigante della carità, Papa Francesco.

Io, povero frate, uno dei sacerdoti più poveri del mondo, mi propongo come un muro granitico per salvare la città da questi barbari invasori e respingerli con la forza del vero amore.

Cosenza mormorerà ed urlerà: non passa lo straniero ossia il barbaro.

Padre Fedele Bisceglia