“Paola-Cosenza, statale 107. Vi racconto la mia avventura di ieri sera: grazie Anas e Polstrada!”

Egregio direttore,

voglio raccontarti la mia avventura di ieri sera, sabato 23.03.2024 alle ore 18,30. A quell’ora, in direzione Cosenza, imboccavo da Paola la statale 107.

Quel magnifico pannello luminoso situato sulla destra sotto il cimitero di Paola – per intenderci quello che o è spento oppure è rotto oppure segnala OBBLIGO DI CATENE A BORDO FINO AL 15/4 – segnalava graziosamente INCIDENTE AL KM. 13,700 con allegato un grazioso ed enorme disegnino rappresentante due auto in collisione, qualora qualcuno non sapesse cos’è un incidente e NIENT’ALTRO !!!

Sono piuttosto anziano ma ancora non del tutto rinfanciullito e quindi proseguo, pensando che si tratterà solo di un rallentamento e non il BLOCCO TOTALE in entrambe le direzioni.

Tra l’altro c’erano macchine che scendevano ad avvalorare la mia ipotesi. Inutile dire che non c’era nessun poliziotto, nessuna squadra Anas, nulla e quindi mi convinco che si transiti, seppure con qualche difficoltà. Come non bastasse c’era una fitta nebbia, sempre peggiore salendo. Poco prima della galleria Crocetta, alla paramassi, traffico fermo: che fare?

Intanto scendevano auto per cui continuavo ad essere fiducioso che, seppure a singhiozzo, si passasse. Qualche metro si faceva e di metro in metro entro nella galleria Crocetta.

Per chi non l’avesse mai notato all’imbocco della galleria è presente un SEMAFORO che era regolarmente spento, quindi si passerà penso altrimenti sarebbe stato rosso per non far entrare gli automobilisti ad avvelenarsi di gas di scarico in galleria (per non parlare dei claustrofobici).

Arrivo fino a circa metà galleria. L’aria era pessima, nessuno ha spento il motore. Scendeva raramente qualche macchina, riesco a fermarne una che mi dice che il blocco è totale e che si era GIRATA, come tutte le altre viste prima e non proveniva da Cosenza. A quel punto faccio manovra di inversione in galleria, a traffico fermo, macchine da sopra non ne venivano più e torno indietro nella nebbia sempre più fitta fino all’imbocco della PALOMBARA, il vecchio passo della Crocetta, SP35.

Qui la beffa del VIAGGIARE INFORMATI: provo a telefonare, la centrale operativa ANAS di Catanzaro non rispondeva, l’Anas informazioni in tempo reale dopo tre minuti di informativa privacy ed altra stupidaggini mi dice di attendere il notiziario radio, la Polstrada di Paola aveva il numero sempre occupato, mi risponde invece quella di Cosenza Nord dove un operatore, piuttosto ilare, mi diceva che la mia era forse la centesima telefonata e mi confermava il blocco totale. Gli faccio presente che quel pannello luminoso avrebbe dovuto indicare non il disegnino dell’incidente ma il blocco totale ed i percorsi alternativi (via SP35, via Falerna, via SP 283 delle Terme) per non creare situazioni assurde e qualche soffocamento in galleria come corollario dell’incidente. Gli faccio presente che quel semaforo all’imbocco della galleria Crocetta DOVEVA ESSERE ROSSO .

Mi risponde che se telefonavo “per fare polemiche“ lui avrebbe chiuso la conversazione: riesco solo a farmi dire che il blocco era prima del ricongiungimento della SP35 con la SS107 e pertanto mi avvio sul vecchio passo della Crocetta, con la nebbia sempre più fitta via via che si saliva e tutti quei gomiti stretti che ben conosciamo. Ad uno di questi la striscia bianca centrale, a cavallo della quale ho dovuto guidare per tutto il percorso per non finire fuori strada, era scolorita e non andare fuori è stato davvero complicato.

Tralasciamo una mucca spuntata dalla nebbia in una curva che osservava stranita tutto quell’inusuale traffico (a quell’ora era oramai in entrambe le direzioni).

Come Dio ha voluto alle 20,30 si è concluso il mio viaggio Paola-Rende iniziato alle 18,30.

Voglio pertanto ringraziare pubblicamente  l’Anas e la Polstrada di Paola e di Cosenza Nord per la loro tempestiva azione di informazione nei confronti degli automobilisti, pur avendone i mezzi tecnici (pannello luminoso funzionante a Paola e semaforo all’imbocco della galleria Crocetta) senza alcun bisogno di personale extra: davvero un’efficienza di appena un gradino più giù di una Repubblica delle Banane sudamericana.

Circa un anno fa mi accadde la stessa cosa: quella volta fu di mattina, un incidente auto-pullman con vittime, molti lo ricorderanno, che bloccò il traffico per circa una giornata, con la stessa informazione “tempestiva”: identico copione, mancava solo la nebbia e questo vuol dire che le esperienze precedenti non sono servite proprio a nulla.

Voglio chiudere con un saluto affettuoso agli amministratori di Rende, ordinari o straordinari che siano:

il fondo stradale della SP35 PALOMBARA – PASSO DELLA CROCETTA  (semiabbandonata ed utile solo in queste emergenze) è enormemente migliore di quello cittadino, almeno Roges – Commenda – Quattromiglia. Le profonde, sinuose, implacabili ed inevitabili caverne che allietano da tempo immemorabile le nostre strade cittadine con incredibile giovamento per le nostre auto e relativi pneumatici, lì non ci sono. Almeno questo. Grazie

Aldo Franco – Rende