Catanzaro, i falsi posti letto Covid pretesi da Occhiuto: chi è più “arrogante” tra Robertino e Pujia?

Il professore Arturo Pujia è una sorta di “monumento” al Policlinico Mater Domini di Catanzaro. Roba che il fratello di Nicola Gratteri, il tenero Santino, è un dilettante al confronto.
Del resto, il professore Pujia non è il parente di un magistrato (ché in Calabria purtroppo magistrati seri e onesti ce ne sono davvero pochi…) ma è addirittura il figlio del leggendario Carmelo Pujia (recerntemente scomparso), parlamentare per decenni e vero e proprio punto di riferimento per generazioni e generazioni di famiglie catanzaresi e vibonesi. Con le dovute proporzioni, Pujia è stato quello che è stato Riccardo Misasi per generazioni di cosentini.
Il giovane Pujia, dal canto suo, ha fatto strada anche al di là della parentela “pesante” e così sul suo curriculum – lungo pagine e pagine – leggiamo, tra l’altro…

Professore Ordinario Scienze e tecniche dietetiche. Direttore Scuola di Specializzazione in Scienze dell’Alimentazione
Coordinatore Didattico del Corso di Laurea in Infermiere e del Corso di Laurea in Dietista
ViceDirettore Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica
Presidente Fondazione Università Magna Grecia di Catanzaro
Coordinatore Presidio di Qualità d’Ateneo
Esperto valutatore ANVUR
Titolare di numerosi insegnamenti, da oltre 20 anni nell’ambito dei corsi di dottorato, delle Scuole di Specializzazione in Scienze dell’Alimentazione, Medicina Interna, Endocrinologia, Gastroenterologia, Nefrologia, Anestesia e Rianimazione; dei Corsi di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e dei Corsi di laurea in Dietista, Infermiere.
Titolare di progetti di ricerca finanziati da Regione Calabria, Fondazioni Bancarie, CNR, Ministero dell’Università, Ministero della Salute, della Comunità Europea.

L’ultima della serie è la nomina a presidente del Senato accademico dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. E potremmo continuare ma ci fermiamo qui per carità di patria.

Ora, ormai anche a Catanzaro stanno imparando a conoscere chi è l’attuale presidente della Regione Calabria, il “cosendino” Robertino Occhiuto, ignorante in maniera imbarazzante, che non ha mai conosciuto il significato della parola “lavoro” ed è esperto solo in trastule e intrallazzi. A dire il vero, lui pretende di essere considerato anche un valente comunicatore, ma al di là delle sue evidenti e imbarazzanti lacune nell’ars oratoria e delle più elementari nozioni di dizione, il suo eloquio più che “impressionare” fa letteralmente sganasciare dalle risate chi lo ascolta, soprattutto al Nord.
Ma la “convinzione”, si sa, è più forte di tutto e così il piccolo Occhiuto, parassita sociale per vocazione, pretende anche di dare direttive sulla gestione della sanità e finalmente dopo mesi e mesi di silenzio, anche la magistratura s’è accorta di quanto sia “vavuso”. Al punto tale che il soggetto, arrogante per ammissione stessa di chi lo frequenta e ne subisce la protervia, arriva a definire nello stesso modo il professore Pujia.

Dall’ordinanza dell’interdizione sanzionata a Giuseppe Giuliano e Matteo Galletta per i falsi posti letto Covid che l’Azienda Mater Domini di Catanzaro è stata praticamente “costretta” a dichiarare per evitare di cadere nell’ormai famigerata isteria del presidente parassita, emergono anche alcune “perle” della comunicazione occhiutiana.

“Per l’arroganza di Arturo Pujia perché poteva essere gestita in maniera diversa questa cosa … ed io ho scritto che se lui pensa che i rapporti con la Regione li possa tenere con queste categorie, non avremo buoni…”. A dire questa frase aggiungendoci prima (…“una cosa che mi è costata moltissimo”…), riferendosi a uno dei professori più influenti dell’università di Catanzaro ovvero Arturo Pujia, è il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, la cui conversazione con il rettore De Sarro è stata captata dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta sui (presunti) posti letto Covid aggiuntivi ma mai esistiti per scongiurare l’applicazione delle misure restrittive alla Calabria durante la fase finale della pandemia Covid, o meglio del sistema delle zone a colori…”. 

Tradotto in soldoni, il piccolo Occhiuto pretende di dettare le regole per i posti letto Covid non si capisce non solo da quale autorità ma neanche da quale “legge”… E così, per fare bella figura al Nord e col governo, praticamente induce i suoi “sottoposti” a commettere il reato di falso per evitare di essere cacciati dai posti che occupano e nei quali li ha messi proprio lui.

Ormai, nonostante i patetici sforzi di alcuni media di regime che hanno provato maldestramente a minimizzare la portata delle rivelazioni di questa inchiesta, tutti i calabresi hanno potuto appurare che in questa indagine sui posti letto Covid fasulli all’Azienda Mater Domini c’è non solo uno spaccato delle dinamiche dell’Università Magna Graecia di Catanzaro ma dell’intero sistema sanità calabrese ai tempi di… Occhiuto. Ancora peggio di quanto accadeva con i commissari calati dall’alto.

Il giornale on line “La Nuova Calabria”, che pubblica l’intercettazione, scrive: “… È bene precisare che Occhiuto (così come Pujia) non risulta indagato, a differenza del suo interlocutore: il rettore dell’UMG Giovambattista De Sarro. Lo sfogo presidenziale è una vicenda a latere e apparentemente non influente sull’inchiesta dei posti letto al Policlinico e a Villa Bianca. Epperò, trattandosi dell’Aou Mater Domini, in molti punti dell’ordinanza esaminata dal gip e che ha portato all’interdizione dei manager Giuseppe Giuliano e Matteo Galletta, sono venuti a galla alcuni contorni ‘caratteristici’ dell’ambiente che conta dell’ateneo catanzarese che del Policlinico maneggia ogni metro, ogni stanza e ogni scrivania. Una galassia atipica e spesso alienata dalla realtà. E mentre l’ex commissario Giuliano, l’ex direttore sanitario Matteo Galletta e il direttore medico di presidio Caterina De Filippo (altra indagata dell’inchiesta) trafelati e fra mille peripezie tentavano di dare seguito alle richieste, a metà gennaio 2022, di reperire una ventina di posti letto (almeno attivabili) all’interno del Policlinico, appaiono altri episodi dalla tipica griffe universitaria…”.

“NON TI PRENDERE TUTTE LE STANZE”
“… Sempre De Sarro e ancora una volta Pujia, intercettati al telefono, discutevano dell’imminente trasferimento di reparti per trovare posto agli spazi destinati al Covid, con il rettore che voleva scongiurare potenziali blocchi agli spostamenti. Il Magnifico, chiamato ‘Giò’ dall’ordinario di Scienze e tecniche dietetiche, lo intimava: “ma non te le prendere tutte, nel senso che ancora dobbiamo sistemare qualcun altro…”. E ancora sulle nuove stanze “così, Artur (Pujia, ndr), se tu avevi 5 stanze non te ne prendere 8, parliamoci francamente”. E mentre il prof provava a spiegare le sue ragioni e accaparramenti di altri colleghi, De Sarro era risoluto: “Hai capito? Non te ne prendere 100.000! Che te ne sei prese una o due in più non succede niente, ma se tu le raddoppi no … io capisco che hai personale, cose, cioè… ma tutti l’abbiamo, eh?”. E Pujia rassicura: “Si, ma non raddoppio, tranquillo!”. Il cruccio delle stanze e dell’ampiezza dei locali a disposizione è stato da sempre esiziale per i prof dell’UMG, evidentemente anche durante la pandemia…”.

Ma questo ovviamente è un altro discorso e – se possibile – rende ancora più paradossale e tragicomica la natura del “diktat” del piccolo Occhiuto, che pretende i posti letto Covid, anche falsi… per evitare di scivolare in zona rossa e fare la figura del babbeo. E a proposito di “figura”, l’ultimo pezzo di intercettazioni che pubblica “La Nuova Calabria” è decisamente tutto un programma…

“TI ABBIAMO FATTO FARE BELLA FIGURA, FIRMAMI IL TRIAL ZEUS. E’ REMUNERATIVO”

“… Torniamo ai 24 ‘dichiarati’ posti letto attivabili in 48 ore al Policlinico, che secondo la finanza erano “fasulli”. Il piano per aumentare i posti di area medica dell’ex commissario straordinario dell’Aou Mater Domini era quello di non coinvolgere l’ordinario di Malattie Infettive Carlo Torti (che più avanti avrà modo di sfogarsi anche con l’ex rettore Aldo Quattrone per le condotte di Giuliano e Galletta, in particolare sulla vicenda di Villa Bianca) perché altrimenti avrebbe preteso più “dipendenti”, stando a Giuliano, che invece puntava a procedure più snelle. Per questo, si è pensato di coinvolgere la Pneumologia e la Geriatria. La direttrice di quest’ultimo reparto Angela Sciacqua, parlando al telefono proprio con Giuliano, dopo aver ricordato al commissario “noi ti abbiamo fatto fare bella figura, dì la verità … che ci siamo presi i posti Covid…”, “…allora… io oggi mi sono interfacciata con il Dipartimento… so che ti hanno dato dei Trial già … dei contratti, dei Trial già firmati dal Rettore, che hanno bisogno della tua firma.. tra questi c’è il mio progetto che è lo Zeus!”. Dopo aver ricordato che l’arruolamento finisce tra 6 mesi, Sciacqua aggiunge: “ed è un peccato perché è un protocollo che, voglio dire … è abbastanza remunerativo per, per … dal punto di vista scientifico e … i fondi sai a che servono? A fare progetti per i giovani, visto che la Calabria è combinata così male, quindi, insomma … vedi un attimino se li firmi, ce li rigiri”. Come annotano i finanzieri, la conversazione captata era di fine gennaio 2022, la firma di Giuliano sullo studio clinico Zeus, caro a Sciacqua, arrivò il 17 febbraio…”,

Cosa altro c’è da aggiungere? Ah sì: “E tutti i salmi finirono in gloria!”. Amen.