Lega Calabria. Si salvi chi può: nessuno vuole “sacrificarsi” alle Europee per portare voti a Salvini

Neanche la discesa di Salvini per l’ennesima passerella che lo ha visto “inaugurare” un nuovo treno a Reggio Calabria ha placato le liti interne di un partito che ormai naviga senza “capitano” e senza bussola. Le elezioni europee infatti sono l’ultimo pretesto che sta creando nella Lega Calabra un vero e proprio terremoto. Tutti contro tutti e nessuno con nessuno verrebbe da pensare. A Cosenza l’unica certezza sembra essere il “sacrificio” di Simona Loizzo come candidata alle europee ma giusto per accontentare Salvini che è disperato e non sa come riuscire ad arrivare nemmeno al 6% nazionale, considerata la batosta che si prospetta al Nord dove i vari Zaia e Fedriga non aspettano altro per buttarlo giù dalla poltrona di segretario nazionale e di chiudere la barzelletta del ponte sullo Stretto. E la Loizzo, con tutto il rispetto, non è certo… Nembo Kid e risentirà anche lei dell’effetto al contrario di Salvini.

A Catanzaro la situazione non è meno grave e infatti Salvini attraverso il suo braccio operativo Claudio Durigon in Calabria sta pressando il presidente Filippo Mancuso per farlo candidare ma Mancuso sa bene che con il processo “Gettonopoli” che lo vede sul banco degli imputati e con altre inchieste che l’hanno coinvolto che è meglio che non dia troppo nell’occhio… Pertanto, il presidente del Consiglio regionale si guarda bene dal farsi massacrare, per di più dal fuoco amico di Domenico Furgiuele, vero mattatore di consensi in quel territorio e non a caso quasi pronto con le valigie a salutare e andare verso Forza Italia.
A Reggio Calabria invece si sta consumando uno spettacolo di comicità involontaria che vede protagonisti rispettivamente Giuseppe Mattiani, Giuseppe Geraldi e la senatrice Tilde Minasi, che passano il loro tempo a litigare per chi deve affrontare questa cattiva figura che occupa tempo e denari.

Infatti nonostante la pressione del solito Durigon nessuno dei tre sembra cedere all’idea di una candidatura alle europee. I bene informati dicono che si potrebbero immolare a questo punto le seconde file ossia i consiglieri comunali Giuseppe De Biasi o Armando Neri ma anche loro hanno il timore di non uscire proprio benissimo dalla competizione ottenendo risultati imbarazzanti e bruciando così una ricandidatura al Comune. Il tempo stringe e la Lega sembra veramente arrancare rispetto a Forza Italia e a Fratelli d’Italia che stanno spingendo con il vento in poppa in queste latitudini. E la cacciata a calci nel sedere si avvicina sempre di più.