Paola, questa è la storia di chi ha male amministrato e ora viene smascherato

Roberto Perrotta

Questa è la storia di chi ha male amministrato e deve pagare

Alcuni mesi fa agli amministratori in carica nel 2010 (sindaco, assessori consiglieri) è stato formalizzato l’ invito a pagare le somme di danaro dovute a titolo di sanzione per il mancato rispetto del patto di stabilità 2010. Ora è arrivata anche una diffida ufficiale da parte del prefetto (http://www.iacchite.com/paola-il-prefetto-diffida-il-sindaco-perrotta-per-dissesto-economico/).

All’epoca dei fatti, com’è noto, era in carica il sindaco Perrotta, il quale, unitamente ad altri consiglieri e assessori, era stato già diffidato al pagamento delle somme nella consiliatura passata, ma non ha mai inteso pagare.

Le somme richieste dal Comune sono le stesse oggetto del ricorso proposto oggi dal consigliere dell’opposizione Basilio Ferrari e altri contro l’attuale sindaco Perrotta  al quale, in occasione del primo consiglio comunale, veniva contestata l’incompatibilità con la carica, proprio in ragione del debito con l’Ente.

In sostanza, la legge di stabilità finanziaria, nel caso in cui non venga rispettato il Patto di Stabilità Interno, riduce automaticamente del 30% l’indennità di funzione degli amministratori locali a significare che lo Stato sanziona chi è cattivo amministratore e, quindi, merita una punizione che si traduce in una restituzione di denaro.

Nel corso del 1° “rinnovato” consiglio comunale del 14 luglio (quello nel quale il presidente facente funzioni Logatto dopo aveva aggiornato i lavori si è visto scavalcare dal consigliere Di Natale che con l’ausilio dell’allora segretario comunale si è autoinsediato), Perrotta e gli amministratori coinvolti hanno sostanzialmente NEGATO e cercato di giustificare in maniera grossolana che gli siano state richieste queste somme, probabilmente per il forte imbarazzo di trovarsi dinanzi alle telecamere che però testimonieranno a vita il fattaccio.

Oggi, di fronte alla sollecitazione di pagamento firmata dal dirigente Sarpa, prende corpo e rilevanza giuridica la denuncia fatta dal consigliere Ferrari del non avvenuto pagamento delle somme dovute da Perrotta e company  che è alla  base dell’incompatibilità sollevata.

Perrotta, in particolare, deve circa 23.000 € all’Ente, cifra che, ad oggi, non risulterebbe ancora pagata.

C’è da considerare, a supporto delle somme dovute, che l’invio della richiesta di pagamento da parte del responsabile del settore, non è una scelta autonoma del dirigente, ma è il risultato di una formale richiesta da parte del segretario generale dell’Ente, Virginia Milano, che con nota del 20 ottobre,numero di protocollo 19098,  ha inviato una relazione con la quale ha invitato gli uffici competenti a definire le procedure per il mancato rispetto del patto di stabilità dell’anno 2010. Il segretario generale, a sua volta, non ha agito di sua iniziativa ma si è dovuta attenere ad una richiesta inviata in tal senso dalla Corte dei Conti (sezione giurisdizionale) che sollecita  la restituzione delle somme illegittimamente percepite e mai restituite.

Fonte: Paola Oggi