Pescara-Cosenza, nervi a fior di pelle: i patron contestati dalle tifoserie

Pescara-Cosenza (stasera ore 21 stadio Adriatico di Pescara) sarà una gara surreale con entrambe le tifoserie sul piede di guerra dopo la chiusura del calciomercato. A Cosenza la tifoseria è in fermento per il mancato rafforzamento della squadra: non sono arrivati i rinforzi di spessore auspicati da Braglia. Né un difensore centrale né un centrocampista di regia, e il piatto piange. Social pieni di critiche pesanti al patron Guarascio, nel centro storico è apparso un “Guarascio vattene” e c’è da aspettarsi il seguito nel corso della gara di domani sera.

A Pescara la tifoseria non ha mandato giù la cessione di Machin, l’elemento più talentuoso della squadra, l’altra notte nei pressi dello stadio, sotto i cancelli della Curva Nord è apparso il fatidico “Sebastiani vattene”, e la protesta dilaga. Il presidente Sebastiani ha rilasciato una lunga intervista, dicendo la sua sul mercato e sulla contestazione della piazza. “Machin? Mi ha detto: se non mi fai andare parto per Madrid e non torno… Stiamo lavorando sugli svincolati. A fine anno lascio a chi mi produce garanzie. Voglio vedere chi mette le firme…”. Sul fronte cosentino, siamo fermi alle tragicomiche dichiarazioni del direttore sportivo. Guarascio e anche Braglia tacciono. In molti sono convinti che, in caso di sconfitta, per il tecnico scatterà l’esonero. Molte voci di corridoio danno per certe diverse novità in formazione, a partire dal rilancio di Sciaudone a centrocampo per continuare con quello di Schiavi in difesa e con l’esordio dell’esterno Casasola sulla fascia destra. Quanto al patron e alla sua impassibilità, i cosentini ormai potrebbero scriverci dei saggi… Ma in ogni caso per lui il Cosenza è un… hobby, ha ben altre cose a cui pensare, per fortuna (sua)…