Pizzo 2022/23. Il “signore” della Soget, la nipote trasversale e le postazioni abusive di Maduli

A Pizzo la nostra inchiesta sul voto ha fatto rumore (https://www.iacchite.blog/pizzo-2022-le-elezioni-del-sistema-tutti-per-uno-uno-per-tutti/). Certo, il potere di chi controlla il voto in maniera scientifica, oseremmo dire chirurgica, non me risulta minimamente scalfito ma certi personaggi vengono comunque infastiditi quando qualcuno finalmente gli spiattella in faccia quello che sono. E non c’è dubbio che la regia delle elezioni a Pizzo Calabro, così come in tutta la Calabria, è affidata a quegli stessi soggetti che ormai da oltre vent’anni decidono i governi regionali, tutti massomafiosi fino al midollo e senza nessuna distinzione tra centrodestra e centrosnistra, che come tutti sanno giocano tutti con la stessa squadra: quella della corruzione, del malaffare e della massomafia.

A margine della nostra inchiesta abbiamo ricevuto decine e decine di segnalazioni da persone impaurite ma nello stesso tempo affascinate dal fatto che qualcuno abbia ancora voglia di raccontare lo schifo che avviene in Calabria e la repulsione che la gente onesta prova per Berlusconi, per Letta, per Salvini, per la Meloni e per tutti i loro “colonnelli” massomafosi che sguazzano in Calabria e che ormai prendono a marameo il procuratore Gratteri, le cui denunce ormai assumono un aspetto tragicomico e folkloristico.

Ma veniamo ai fatti di Pizzo, avamposto del patto di potere tra Pd e Forza Italia. A Pizzo dilaga il voto di scambio con i villaggi turistici, le case popolari, i tributi e il suolo pubblico non pagati. Tutti sono funzionali al “risultato”, compresi quelli che perderanno perché devono… perdere. E allora, la gente onesta di Pizzo ha pronta una bella sfilza di domande da porre a chi “comanda”. Eccole qui.

Nel Comune chi ha lavorato negli ultimi 20 anni all’ufficio tributi idrici/spazzatura? E adesso nella Soget, chi ci lavora?
Questa é una domanda da fare, perché é sempre la stessa persona…

Il Commissario Reppucci purtroppo non ha mai risposto seriamente ai cittadini: secondo lui chi ha fatto questo buco? La fatina turchina o l’uccellino di Del Piero?

Passando invece alle persone destinate a “legittimare” Pititto, designato sindaco della paranza massomafiosa, c’è da dire che il “prescelto” ha aiutato Domenico Rocca, volto e nome noto a Pizzo perché ha fatto il guardalinee in Serie A. Rocca è stato cacciato dalla sezione degli arbitri di Vibo per un litigio. Pititto, in quanto pezzo grosso dell’Associazione Arbitri Calabresi, ha fatto reinserire Rocca (però nella sezione di Catanzaro), nella sua funzione di guardalinee. E adesso Pititto vuole sfruttare l immagine di Rocca (ormai è a fine carriera professionistica) anche al Comune…

Di grande aiuto a Pititto anche Vincenzo Pagnotta, capo nazionale dello stesso sindacato di Pititto in ambito marittimo. Pizzo, come tutti sanno, ha centinaia di marittimi, e Pagnotta li tiene tutti sottoscacco per non dire per le palle.

E che dire della dolce nipote, al secolo Tatiana Andolfi? Beh, nella più classica delle storie calabresi, la fanno candidare nella lista… avversaria (per modo di dire), in maniera tale da operare col solito voto disgiunto per fare una via e… due servizi e assicurarsi gente fidata in Consiglio anche se formalmente sta in… minoranza. Che schifo!

E poi dulcis in fundo, Domenico Maduli, in arte Merduli, patron assoluto di LaC con tutta la paranza che ci sta dietro. Quante postazioni pubblicitarie ha? E quante di queste sono abusive? Chi gliele ha fatte fare? Sarà mica lo stesso signore della Soget, che era al comune da 20 anni e di cui nessuno ha il coraggio di fare il nome? E le altre aziende? Nessuna! Quindi, con tutte queste postazioni abusive (che non sono solo a Pizzo, beninteso, ne abbiamo a bizzeffe anche a Cosenza, tanto per citare la prima città che ci viene in mente), da quanti anni guadagna, senza versare 1€, nelle casse comunali?

Noi ci auguriamo di ricevere ancora altre segnalazioni e scriverle per filo e per segno da qui e fino al giorno del voto, ma in ogni caso siamo già ampiamente soddisfatti per aver descritto a tutti la situazione e per aver chiarito che a Pizzo, così come alla Regione Calabria e in tutte le città calabresi, vince sempre il sistema. Con lo stesso gioco delle tre carte che sta andando in scena a Pizzo.