Pizzo, il Comune sciolto per infiltrazioni mafiose

PIZZO – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Pizzo (Vibo Valentia) e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una Commissione di gestione straordinaria.

Il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo è in carcere dallo scorso 19 dicembre, a seguito dell’inchiesta Rinascita Scott che ha sgominato dodici locali di ‘ndrangheta nel Vibonese. Le sue dimissioni e l’arrivo della commissione d’accesso agli atti non hanno evitato un destino segnato per il Comune napitino.
Per la città inizia adesso la gestione commissariale straordinaria, guidata sempre dal prefetto in quiescenza Antonio Reppucci già coadiuvato dal sub commissario Cettina Pennisi. E nei prossimi giorni a loro si unirà un ulteriore collega. Inoltre, adesso sarà valutata anche l’incandidabilità degli ex inquilini di Palazzo San Giorgio che, nell’eventualità, non potranno candidarsi per due legislature in tutta la Penisola.