Politiche 2022. Cambia_Menti: “Caro Papasso, basta promesse: ora verità e proposte serie”

“Dalle crisi non si esce con l’odio e con la rabbia: quelle sono solo le conseguenze. La soluzione, invece, è l’amore e il far tornare di moda le persone perbene”.

É il pensiero del grande maestro Gigi Proietti e siamo speranzosi che ogni elettore possa gelosamente custodirlo e farlo proprio in vista delle prossime elezioni politiche che cadono nel pieno di una crisi mondiale.

Due nostri concittadini sono candidati a ricoprire uno scranno alla Camera dei Deputati e, seppur con le dovute differenze (ed in alcuni casi tante), ciò non può che in un qualche modo coinvolgere emotivamente ogni cassanese.

Certo, sarebbe stato preferibile ed opportuno che si fosse lasciato spazio sul territorio solo a figure nuove, fresche e soprattutto capaci di confrontarsi con le sfide del futuro attraverso linguaggi moderni, ed invece si è assistito alle solite candidature – conquistate a suon di sgomitate – che parlano una lingua degli anni ’80 ormai superata da tempo e che hanno prodotto sempre poco o nulla.

Per il peso della carica istituzionale che ricopre, l’attenzione maggiore non può che ricadere sulla candidatura del sindaco di Cassano, nei confronti del quale è ben noto all’opinione pubblica la nostra negativa opinione sull’attività con la quale amministra da dieci anni e sulle ricadute che la città stessa ha subito per colpa esclusivamente sua e del suo seguito.

Per l’incolmabile differenza culturale ed etica che c’è con i suoi modi di amministrare la città, noi certamente non saremo suoi elettori, ma proprio perché ha voluto trascinare la città di Cassano nell’agone della competizione elettorale, l’auspicio è che ora che andrà a presentarsi fuori dai confini comunali, sappia in un qualche modo rendere orgoglioso ogni singolo cassanese (e ripetiamo, a prescindere dall’essere o non suo sostenitore) del Sindaco della propria città.

Per questo che con tale scritto ci rivolgiamo direttamente a lui: riempia questa sua campagna elettorale di contenuti in questa nostra povera terra e poi li estenda a tutto il collegio.

Non sprechi questa occasione e, almeno questa volta, si dimostri all’altezza del ruolo a cui si è candidato.

Abbandoni definitivamente il campo delle mastodontiche promesse e passi invece a quello della verità e delle proposte.

Dichiari, innanzitutto, ai cittadini e in primis ai sostenitori che l’hanno eletto Sindaco, che la candidatura, è frutto unicamente della sua personalissima esigenza di accrescere la sua carriera politica (sia chiaro, ambizione del tutto legittima, seppur completamente inopportuna visti gli scarsissimi risultati al governo della città).

Ammetta che è stato uno sbaglio dire in passato che voleva solo ed esclusivamente fare il sindaco ma che, utilizzando negli anni questa postazione privilegiata a suo favore, oggi si sono create le condizioni per cercare di fare un bel passo in avanti nella carriera, e lui ha preferito coglierle.

Per rispetto alla solennità della carica a cui ora ambisce di deputato della Repubblica Italiana, non racconti più la storiella dei poteri oscuri che hanno cercato di estrometterlo dalla vita politica, ed ammetta, invece, semplicemente di non aver fatto tutto così perbene al punto che lo Stato è dovuto intervenire per vederci chiaro.

Dica chiaramente che, nella remota ed improbabile ipotesi in cui venisse eletto, sarebbe tenuto a lasciare la poltrona di sindaco: ciò non per qualche incompatibilità, ma perché di certo non si può amministrare una città complessa come Cassano nei ritagli di tempo libero in cui non si tiene l’attività parlamentare a Roma. Un sindaco part-time è inimmaginabile ed infatti, in diverse occasioni pubbliche, lui stesso ha dichiarato più volte che per fare il sindaco di Cassano non bastano i 7 giorni della settimana.

Sposti il confronto con gli altri candidati, non sul campo di chi è più bravo ad esercitare brutalmente potere, ma sul campo di chi invece è più corretto, sa ascoltare la gente e trovare soluzioni: per questo si autosospenda da sindaco della città fino al 26 settembre, proprio per porsi alla pari degli altri competitors ed evitare qualsiasi possibile ingerenza fra lo svolgimento della carica di primo cittadino e quello di candidato al parlamento (si pensi se è eticamente giusto durante lo svolgimento della carica di primo cittadino utilizzare le telecamere che paga l’Ente per farsi propaganda elettorale, o lo staff, o l’austista o i consulenti in comunicazione istituzionale).  In questo breve lasso di tempo potrebbe essere sostituito degnamente dal vicesindaco, senza troppe ripercussioni sulla macchina amministrativa.

Per la massima trasparenza renda pubblico l’elenco dei suoi finanziatori, al fine di smorzare sul nascere qualsiasi eventuale dubbio.

La sua è una candidatura sotto lo scudo di uno dei più grandi (e si spera anche nobili) partiti del Paese: dimostri ora di essere degno della candidatura ricevuta e concretizzi quelle idee e quei valori che pare lo abbiamo spinto a partecipare alla competizione, in fatti ed azioni.

Per chi crede veramente in questo territorio e si candida a servirlo non è più il tempo delle chiacchiere per carpire il voto dell’elettore.

Non ci sarà successo personale più bello che riesca a pareggiare la serena e pacata certezza che si acquista per il sol fatto di servire, senza inganni, la verità e la ragionevole speranza di un’idea democratica e sociale di Paese.

     Movimento politico-culturale

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