Politiche 2022. Le riflessioni degli astenuti extra-incazzati (di Antonio Padellaro)

(di Antonio Padellaro – ilfattoquotidiano.it) – Proviamo, per un attimo, a metterci nei panni dei numerosi concittadini indecisi (se votare), o incerti (per chi votare) e immaginiamo che, in vista del 25 settembre, questi elettori riluttanti cerchino ispirazione nella lettura dei giornali e dei siti d’informazione. Se pensate davvero che a sottrarli all’astensionismo possano essere i titoloni sui politici pagati da Mosca (300 milioni distribuiti a 20 Paesi, secondo il dossier americano) avremo fatto un bel progresso. In questo caso, infatti, i nostri eroi conteranno i giorni che li separano dall’apertura dei seggi, impazienti di castigare i partiti accusati da quelle stesse testate di intelligenza col nemico putiniano (Lega, FdI, M5S). Dunque, altamente sospettabili di alto tradimento (anche se non risultano dazioni a soggetti italiani, ma fa niente).

Però, sui quotidiani di ieri c’era un’altra notizia destinata a fare rumore (pur se oscurata dai titoloni di cui sopra): quella dei superstipendi ai boiardi di Stato, dirigenti pubblici e alti gradi militari. Grazie allo stop (poi soppresso) al tetto dei 240 mila euro votato da Forza Italia, Udc e Pd (astenuti M5S, Lega e FdI) e timbrato dal ministero dell’Economia. Può darsi che io sia prevenuto (e anche un po’ filo-putiano), ma ho come l’impressione che un tantino più dei (presunti) soldi di Mosca metta di cattivo umore gli italiani l’idea che nel mentre vengono annunciati tagli di ogni genere e dimensione, lassù qualcuno incameri tranquillamente altri sostanziosi emolumenti. Quando poi apprendiamo che la famosa tassa sugli extra- profitti dei giganti dell’energia (come Eni, 7,4 miliardi in sei mesi) ha, per ora, raccolto un miserello miliardo rispetto ai dieci previsti, be’ l’extra-incazzatura può farsi notevole. Resta da vedere in che misura questa tarantella di portafogli riempiti e svuotati riempirà o svuoterà le urne.