È il Cinquestelle Marco Rizzone uno dei cinque deputati che hanno chiesto il bonus 600 euro per le partite Iva. La conferma arriva da una nota del capo politico del Movimento 5 stelle, Vito Crimi: “In relazione alla vicenda del bonus da 600 euro, destinato a partite Iva, lavoratori autonomi e professionisti, ho deferito il deputato Marco Rizzone al collegio dei probiviri chiedendone la sospensione immediata e massima severità nella sanzione”.
Il parlamentare dei Cinquestelle esce allo scoperto proprio alla vigilia dell’audizione del presidente Inps, Pasquale Tridico, che oggi alle ore 12 in diretta web dalla commissione Lavoro della Camera potrà dare i nomi dei deputati che hanno chiesto e ottenuto il bonus, ma anche di chi ha presentato la domanda, poi rifiutata. La Lega aveva già anticipato Tridico, sospendendo i due deputati Andrea Dara ed Elena Murelli: il leader della Lega Matteo Salvini aveva annunciato le dimissioni, poi ha abbandonato la linea dura.
Il 1° aprile, nel primo giorno in cui lavoratori autonomi e partite Iva potevano fare richiesta all’Inps per ottenere il bonus da 600 euro previsto per aiutare chi è stato colpito dalla crisi dovuta al coronavirus, Rizzone in un post su Facebook aveva presentato la misura: “Incredibile: non è un pesce d’aprile“, aveva scritto. Per poi elencare i beneficiari della misura e spiegare qual era la procedura da seguire: “È velocissimo. In pochi semplici passaggi ti verrà chiesto di inserire numero di telefono, email e IBAN del conto su cui accreditare la somma”. Rizzone è stato tra i sostenitori dell’alleanza del M5s con il Partito democratico per le elezioni regionali in Liguria e negli ultimi mesi è stato tra i protagonisti della trattativa. Fonte: Il Fatto Quotidiano