Porto di Gioia Tauro, sciopero con adesione totale

I lavoratori del porto di Gioia Tauro hanno deciso di scioperare, anticipando di 24 ore l’astensione gia’ proclamata dai sindacati. I portuali hanno deciso di attuare da subito lo sciopero dopo aver ricevuto la notifica della programmazione della cassa integrazione per il prossimo mese. La protesta e’ stata decisa anche per chiedere il rilancio della struttura portuale. Molti portuali negli ultimi tre mesi avrebbero lavorato solo 18 giorni effettivi. L’adesione dei lavoratori allo sciopero e’ totale.

Nelle scorse ore centinaia di sms sono stati ricevuti dagli operai con i quali gli veniva comunicata la collocazione di cassa integrazione. Nel corso della notte, a partire dal primo turno, la decisione di bloccarsi. Inutile il tentativo messo in atto da alcuni dirigenti sindacali di convincere i portuali a ritornare al lavoro. L’adesione dei portuali allo stop delle attivita’ di movimentazione dei container nei piazzali e’ stata totale: il 100% nel primo turno dall’una di notte alle 7 di mattina e nel secondo turno dalle 7 alle tredici.

Il sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Peda’, ha incontrato i lavoratori. “Non molliamo, questa volta non molliamo. Continuiamo la lotta – ha detto il sindaco – fino a quando non arriveranno garanzie sul futuro del porto. Qui dobbiamo arrivare a movimentare almeno 5 milioni di teu all’anno per dare lavoro a tutti. Basta con le promesse, le illusioni. Vi ricordate quando e’ stato detto che i portuali di Gioia Tauro erano bravissimi perche’ con professionalita’ si erano assunti i pericoli della trasbordo delle sostanze chimiche siriane? Adesso non lo sono piu’? Qui c’e’ una societa’ che ha lucrato per anni. Adesso sembra invece avere delle difficolta’ e si appresta a licenziare i lavoratori”. “Occorre respingere l’idea – ha concluso Peda’ – che gli esuberi vengano collocati nella nuova fabbrica di auto. Quella non basta. Vogliono tentare di farla? Bene, noi siamo con loro. Ma i portuali devono fare i portuali ed il porto deve essere rilanciato insieme all’interporto. Basta con le promesse solo sulla carta”.

(ANSA)