Praia, bonificata la parte superiore dell’Isola Dino. Italia Nostra: “Soddisfatti ma ora si passi alla parte inferiore”

La parte superiore dell’Isola Dino è stata ripulita. I componenti dell’associazione Italia Nostra alto Tirreno cosentino sono soddisfatti per l’operazione di bonifica effettuata dalla Sub Service Sapri Srl, su affidamento del Comune di Praia a Mare. Il tutto si è concluso dopo nove anni dall’ordinanza di interdizione, emanata nel 2015. La pulizia dell’area è costata 170 mila euro. “Ora – scrivono gli ambientalisti – ci si concentri sulla parte bassa dell’Isola che necessita di urgenti interventi”.

La nota di Italia Nostra

Dopo 9 anni di interdizione dell’isola Dino, era il 2015 quando fu emanata ordinanza di chiusura per degrado ambientale, finalmente, dopo giorni di lavori con affidamento del Comune di Praia a Mare alla Sub Service Sapri Srl, tutti i rifiuti presenti sulla parte alta dell’isola e di cui abbiamo più volte denunciato la presenza, sono stati rimossi ed accumulati sul piazzale del molo e da qui, tempo permettendo, saranno portati a terra e smaltiti in discarica. Le foto che pubblichiamo mostrano tutti i rifiuti: quelli presenti nelle abitazioni, i bungalow in legno con le copertura in lastre di catrame, da tempo crollati, completamente rimossi, bustoni pieni di vernici, cumuli di materiale ferroso, cumuli di materiali edili, materassi in quantità, traverse ferroviarie imbevute del tossico creosolo e tanti altri rifiuti. Mancano le lastre di eternit contenente amianto di alcune coperture , dei serbatoi in eternit che verranno caratterizzati, movimentati e direttamente smaltiti da ditta specializzata e le carcasse di quattro autovetture da rimuovere e demolire.

Ora è tempo di intervenire sulla parte bassa dell’isola dove permangono i resti fortemente degradati delle strutture turistiche realizzata alla fine degli anni ’50 con compromissioni paesaggisticamente e ambientali anche dell’habitat della scogliera. Ci impegneremo per quando possibile perché intanto il Commissario dell’Ente Parchi Marini regionali possa avviare , con il contributo di tutti i soggetti interessati, interventi di valorizzazione sempre non disgiunti dai piani di gestione e dalle misure di conservazione per assicurare un turismo sostenibile che tuteli le preziose risorse ambientali presenti sull’isola e nei fondali.