Primarie PD, il gioco della torre: giù Madame Fifì o Bretellone?

L’approssimarsi delle primarie del PD ci trasporta, vuoi o non vuoi, in pieno clima di campagna elettorale. L’aria che si respira è che dopo queste primarie, che già di per se comportano propaganda e richieste di voto, partirà subito la campagna elettorale per il rinnovo di quello che passerà alla storia come la legislatura più arrunzata della repubblica.

La guerra tra le cordate interne al PD calabrese è già iniziata da tempo ma con l’affermazione della mozione Orlando a Cosenza si è acuita. Tutto ruota attorno a poltrone e sofà. La guerra per la ricandidatura sarà senza esclusioni di colpi. Fino all’ultima goccia di sangue. E le primarie, in questo clima, diventano il terreno di battaglia dove si affronteranno i due principali schieramenti. Una battaglia che potrebbe segnare il destino dell’uno o dell’altro schieramento. Per il momento, Bretellone 1 – Madame Fifì 0.

La vittoria nella sola Cosenza, in una Calabria dove c’è ancora gente che vota Madame Fifì, è giunta in un battibaleno alle orecchie del ministro della Giustizia Orlando che subito si è congratulato con il suo cavallo vincente, ovvero Bretellone, per l’ottimo risultato ottenuto a Cosenza e provincia.

Madame Fifì, per mettere una pezza, ha subito dato mandato ai Guglielmelli di confutare, con il suo solito azzeccagarbuglismo, il dato uscito dai circoli. Come se spostare 50 voti di qua o di là cambiasse il risultato: la gente, a guardare il preoccupante calo dei votanti nei circoli, è stanca dei soliti personaggi, tant’è che a votare sono rimasti solo i clienti stretti. Quindi, quella appena disputata nei circoli è una partita tutta interna al PD cosentino. Una prova di forza tra i due delineati schieramenti. Un gara a chi ce l’ha più lungo. Dove il significato politico “della mozione” non c’entra nulla.

Dal risultato di questo primo scontro, Bretellone può vantarsi di avere truppe cammellate a sufficienza per affrontare qualsiasi tipo di sfida contro Madame Fifì.

Ma la vera prova per Bretellone, e l’eventuale colpo di grazia a Madame Fifì, sarà la sfida delle primarie aperte. Al di là della solita compravendita di voti che ci sarà, il banco di prova è significativo.

Bretellone e Madame Fifì saranno costretti, se vogliono portare gente alle urne, ad andare oltre, in questa campagna per le primarie, gli argomenti di partito. Dovranno spiegare alla gente perché è meglio votare Renzi, piuttosto che Orlando, e dovranno farlo in chiave cittadina.

Nel senso che: quali benefici arriveranno alla città da questo voto? Se la gente vota Orlando ci sarà un impegno serio e preciso sulla lotta alla corruzione in città? Se la gente vota Renzi ci sarà un suo impegno per riportare Cosenza a livelli di legalità accettabile?

E’ questo l’argomento, come dico da tempo a Bretellone, che interessa oggi la gente.

E a differenza di Madame Fifì e di don Magorno e compari – entrambi deputati e per giunta in commissione antimafia che nulla hanno fatto per richiamare l’attenzione del governo sulla grave situazione cittadina a livelli di corruzione e collusione con la ‘ndrangheta – che su questi argomenti non sono credibili, Bretellone, al contrario, si gioca la sua grande opportunità.

Perciò te lo dico ancora una volta caro Bretellone, imposta la tua campagna per le primarie su questo argomento, organizza incontri tra i cittadini e le istituzione, favorisci questo dialogo, poniti al centro di questo argomento. Perché la gente è di questo che vuole parlare. Della Giustizia che non c’è, delle disparità sociali, della corruzione, delle continue pastette, della mancanza di lavoro.

Tutti argomenti che i tuoi avversari non possono trattare, perché nessuno li prende più sul serio. Tocca a te metterli definitivamente con le spalle al muro con queste argomentazioni, alle quali difficilmente potranno replicare. Se davvero vuoi vincere la battaglia.

Queste primarie sono viste da molti non iscritti al PD un po’ come il gioco della torre: chi butti giù, Bretellone o Madame Fifì? E per il sol gusto di provare l’ebbrezza  nel buttare dalla torre Madame Fifì (come me ad esempio, che porterò a votare mia nonna, mia zia, tutti i miei cugini, fratelli sorelle, cognati, amici, e persino Carchidi) in tanti, credimi, si recheranno alle urne.

Ma questo dipende solo da te… se saprai o meno differenziarti da loro.

GdD