Processo omicidio Pagliuso: in aula l’amica del killer e la compagna dell’avvocato

Catanzaro – Nuovi dettagli sono emersi nella vita del giovane “insospettabile”, Marco Gallo, accusato di aver ucciso, la notte del 9 agosto del 2016, l’avvocato penalista Francesco Pagliuso nel cortile della sua abitazione di via Marconi a Lamezia. Nell’udienza tenuta in Corte d’Assise a Catanzaro, sono stati ascoltati due testimoni vicini al 35enne. A parlare, in aula, una donna che Gallo avrebbe frequentato nel periodo nel quale si è consumato il delitto Pagliuso. Il nome della donna, ritenuta la sua amante, era emerso anche dall’analisi dei tabulati telefonici di Gallo, registrando anche alcune chiamate in uscita di lunga durata dall’utenza intestata a Gallo.

Chiamato a salire sul banco dei testimoni, inoltre, un cugino di Gallo che ha confermato quanto già dichiarato agli inquirenti circa il rapporto di amicizia tra il 35enne e Luciano Scalise e le loro frequentazioni nel bar del Reventino a Decollatura. Particolarmente “sofferta” la testimonianza della compagna dell’avvocato Pagliuso. Fu lei a lanciare l’allarme quella notte non ricevendo risposta alle sue tante telefonate e ai messaggi whatsapp. Il corpo del penalista fu poi trovato dai carabinieri intorno alle 3 di notte, all’interno del suo Suv Volkswagen, mentre l’omicidio sarebbe stato consumato intorno alle 22:30. La donna ha fornito una spiegazione di come la vittima avesse trascorso la giornata del 9 agosto fino all’ora dell’omicidio.

L’udienza è stata infine aggiornata al prossimo 16 dicembre per sentire il collaboratore Rosario Cappello. Nel processo iniziato nel febbraio dello scorso anno, si sono costituiti parte civile, i familiari della vittima, il Comune di Soveria Mannelli, il Comune di Lamezia Terme, il Consiglio dell’ordine degli avvocati e la Camera Penale di Lamezia Terme.